Come fisso i miei obiettivi finanziari?

È il mantra degli esperti di finanza, ma che cos’è un obiettivo finanziario? Significa darsi uno o più traguardi da raggiungere, e da qui impostare una strategia. Darsi obiettivi non è così semplice, però. A volte non sappiamo individuarli, oppure ne individuiamo troppi, spesso in contrasto tra loro. Ecco allora qualche consiglio utile.

Tempo di lettura: 6 minuti

Giorgia Nardelli
Giorgia Nardelli

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Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

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È il mantra degli esperti di finanza: per essere padronə del tuo denaro devi porti un obiettivo finanziario. Già, ma che cos’è un obiettivo finanziario? Detto banalmente, significa darsi uno o più traguardi da raggiungere, e da qui impostare una strategia. Per quanto sembri banale, è fondamentale, perché solo se hai una meta puoi fissare la traiettoria da seguire. Darsi obiettivi non è così semplice, però. A volte non sappiamo individuarli, oppure ne individuiamo troppi, spesso in contrasto tra loro, o ancora potrebbero essere troppo ambiziosi o troppo vicini nel tempo. Come si fa? Ecco allora qualche consiglio utile.

Parti dagli obiettivi di vita

Parti dai tuoi obiettivi di vita, e trasformali in obiettivi finanziari, dopotutto i soldi servono proprio a realizzare quello che desideri. Non devi per forza pensare in grande, come all’acquisto di una casa. Un obiettivo potrebbe essere fare un viaggio particolare, frequentare un corso di aggiornamento. Considera che avere un traguardo aiuta a risparmiare più velocemente. «La cosa da fare subito è distinguere tra sogni e obiettivi», spiega Paola Iannello, docente di Psicologia economica e benessere all’Università Cattolica di Milano. «Non che i sogni non servano, ma attengono a un’altra sfera, e bisogna fare attenzione a non confondere i due piani. Ci sono sogni che sono anche obiettivi, ma la maggior parte sono poco realizzabili. Devi quindi rifarti a qualcosa di concreto». Quindi, per cominciare, metti i tuoi propositi nero su bianco, per definirli meglio. E traducili in un strategia finanziaria necessaria per realizzarli.

Pianifica a breve termine anche per gli obiettivi a lungo termine

La regola vuole che gli obiettivi vengano suddivisi in breve, medio e lungo termine. Quelli più ambiziosi vengono spostati in avanti, i più piccoli restano nel breve periodo. «I traguardi a lungo termine sono quelli a cui diamo più importanza, ma le mete più vicine sono quelle di cui sappiamo l’ordine di grandezza, abbiamo più in mente come raggiungerle, e questo pesa tantissimo psicologicamente. Possiamo avere riscontri immediati o quasi, e questo ci dà una grandissima energia e motivazione per andare avanti e perseverare» avverte la docente. «Il consiglio, quindi, è di pianificare una strategia a breve termine, anche per ciò che è lontano. Per fare un paragone molto calzante, non basta dire: quest’estate devo rientrare nel mio costume da bagno. Va declinato in azioni tangibili, come rinunciare al dolce pomeridiano e sostituirlo con una mela, per togliergli vaghezza. Serve anche a non cadere nell’errore di procrastinare».

Segui la regola SMART

Adesso che hai tradotto gli obiettivi di vita in obiettivi finanziari, ricorda questa regola: gli studiosi di finanza dicono che un obiettivo finanziario, per essere reale, deve essere SMART, e cioè avere cinque caratteristiche:

Specific (specifico)

Measurable (misurabile)

Attainable (raggiungibile)

Relevant (rilevante)

Timebound (con una scadenza).

Fissa obiettivi raggiungibili

Perché è importante che le mete siano raggiungibili? «Perché è più sensato e funzionale dal punto di vista psicologico cominciare a focalizzarsi su target raggiungibili e realistici. Se ti dai uno scopo irrealistico, per esempio: “diventare ricco tra un anno”, nel momento in cui tenti di percorrere quella strada e ti rendi conto di non arrivare a nulla, questo diventa motivo di malumore e frustrazione. Molto spesso, specie nelle persone poco sicure di sé, si realizza una profezia che si autoavvera: si trova nel fallimento conferma del fatto che non ce la si fa. L’insuccesso, però, non dipende dal fatto di non essere in grado, bensì dal proprio traguardo, che è oggettivamente troppo lontano».

Qualcuno che ci arriva c’è sempre, sottolinea l’esperta: «È come all’università, se ti prefiggi di dare 6 esami in una sessione, le probabilità di riuscirci sono bassissime. Questo non toglie che esista l’eccezione, lo studente che ce la fa, e magari prende anche bei voti, ma si tratta appunto di un caso isolato, non della regola». La prima cosa da fare, quindi, è un bagno di realtà. «Esamina la tua condizione di partenza, per capire se il tuo proposito è concretamente raggiungibile. Quanto hai, quanto guadagni e quali potrebbero essere i guadagni extra, quanto riusciresti ad accumulare o da dedicare al tuo scopo? Fare dei calcoli anche a spanna ti aiuta a trovare la giusta dimensione».

Per stabilire bersagli finanziari non inarrivabili, è utile essere consapevoli delle proprie spese correnti e delle proprie abitudini di spesa. Quindi, una cosa utile è fare il tuo budget mensile. Noi di Rame ne abbiamo parlato qui , ma puoi iniziare sfogliando i tuoi estratti conto bancari e annotare quanto spendi ogni mese, per individuare le voci dove interventire.

Dai una misura al tuo scopo

Per evitare di perderti, fai in modo che i tuoi obiettivi siano misurabili, oltre che concreti. Una frase come: “Voglio mettere da parte i soldi per fare un master all’estero”, non ti dà indicazioni operative, attiene ancora alla dimensione dei sogni. «Dire invece: entro due anni voglio 15.000 euro in più sul conto corrente, è qualcosa di misurabile, puoi declinarlo in micro step mensili, o comunque impostare un piano di azione. La domanda successiva è: Cosa devo fare? Se guadagno 2.500 euro al mese e ne spendo 2.000, cosa devo cambiare per arrivare alla mia meta?», suggerisce Iannello.

Monitora i progressi

Avere una strategia ci fa capire anche durante il “viaggio” se il nostro obiettivo è sufficientemente realistico. «Possiamo monitorare in progress il nostro comportamento e i suoi effetti, verificare se stiamo sbagliando e capire dove possiamo arrivare», dice Iannello. «Basta farsi delle domande, a intervalli regolari, del tipo: sto andando al bersaglio? Quella strada che ho preso sta puntando verso il mio traguardo, o sto prendendo dei fuoripista?». Mettiamo che lo scopo sia quello di accumulare denaro per comprare un’auto a fine anno. Se controlliamo mensilmente quanto abbiamo accantonato, questo ci sarà utile per cambiare strategia in tempo utile, e non arrivare alla fine dell’anno dicendo: “Peccato, non ce l’ho fatta!”.

In pratica, prova con questo esercizio

Per fissare obiettivi “smart”, il Consumer financial protection bureau statunitense suggerisce ai consumatori Usa un esercizio molto utile. Poniamo che il tuo scopo sia semplicemente quello di risparmiare soldi per il tuo fondo di emergenza. Così come è presentato, è un desiderio vago, ma puoi renderlo Smart, facendoti semplicemente qualche domanda. Ecco lo schema da seguire:

S (specificità) – Perché sto risparmiando? Definisci la motivazione (Es. avere un coperta in caso di imprevisti, perché non ho una famiglia che può darmi una mano)

M (misurabilità) = Quanto mi serve? (es. 10.000 euro)

A (raggiungibilità) = È un obiettivo realistico? È fattibile? (Es. Sì, considerato che se chiedo di lavorare due sabati al mese avrò 300 euro in più, e se per sei mesi sostituisco la palestra con lo jogging risparmio altri 70 euro al mese, ecc)

R (rilevanza per me) = Ne vale la pena? È importante per me? (Es. Sì, perché ho già un mutuo da pagare)

T (scadenza) = In quanto tempo posso raggiungere il risultato? (Es. Mi servono 2 anni)

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