Ma tu lo sai come maturano le ferie?

E sai dove sono indicate nella busta paga, entro quando dovresti goderle e se puoi monetizzarle? Tutto ciò che non sai su un istituto recente (ma prezioso!) del diritto del lavoro.

Tempo di lettura: 3 minuti

Elisa Lupo
Elisa Lupo

di

Consulente del lavoro da più di 15 anni, ideatrice, autrice e voce di Previdenti, il primo podcast che spiega in modo facilmente fruibile il mondo della pensione.

blank
Foto di Eddy Billard

Partiamo con i fondamentali: il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile per il dipendente. Le ferie servono per consentire al lavoratore di “fare una pausa” dopo un anno di lavoro e di reintegrare le proprie energie psichiche e fisiche usurate dalla prestazione di lavoro; non solo, hanno anche lo scopo di consentirgli di porre maggior cura e tempo nelle relazioni affettive e sociali. Durante il periodo di ferie spetta la normale retribuzione, che si sarebbe percepita se si fosse svolta attività lavorativa.

Come si maturano le ferie?

Il diritto alle ferie matura pro quota, normalmente in dodicesimi in relazione ai mesi di servizio prestato: in caso di assunzione o cessazione in corso di mese se si è lavorato per più di 15 giorni spetta la maturazione di un rateo mensile di ferie.

Dove vedo quante ferie ho maturato?

Nella parte bassa della busta paga (detta “piede”) si trovano i contatori di ferie e permessi che indicano quanto si è maturato fino a quel mese e quanto si è già goduto in modo da avere un saldo sempre aggiornato.

Quanti giorni di ferie ho a disposizione?

Il periodo annuale di ferie non può essere inferiore a 4 settimane, i contratti collettivi solitamente ne prevedono anche qualche giorno in più. Almeno 2 settimane devono essere godute nell’anno di maturazione e possibilmente in modo consecutivo per permettere quel reintegro di energie psicofisiche di cui parlavamo prima. La restante parte deve essere goduta nei 18 mesi successivi alla fine della maturazione.

Con chi devo concordare i miei giorni di ferie?

Il godimento delle ferie va concordato tra il datore di lavoro e il lavoratore in modo da contemperare le esigenze produttive dell’azienda con quelle personali del dipendente. Solitamente il datore di lavoro comunica preventivamente il periodo stabilito e all’interno di quel periodo il lavoratore chiede le settimane che preferisce. La richiesta del lavoratore deve sempre essere approvata per contemperare le esigenze organizzative.

Posso monetizzare le ferie non godute?

Il mancato utilizzo delle ferie non determina né la perdita (è un diritto irrinunciabile) né la monetizzazione (lo scopo per cui esistono non è monetario). L’unico momento in cui è possibile monetizzare le ferie è la cessazione del rapporto di lavoro.

Attenzione! La fruizione di ferie durante il periodo di prova e quello di preavviso ne sospendono lo svolgimento, evitatene quindi la fruizione in quei periodi a meno che c’è un accordo esplicito con il datore di lavoro che ne permette l’utilizzo.

E se ho un contratto di lavoro part-time di quante ferie avrò diritto?

Per rispondere bisogna distinguere tra part time orizzontale (meno ore tutti i giorni) e part time verticale (meno giorni ma con orario completo).

Nel caso del part time orizzontale per il principio di non discriminazione il lavoratore a tempo parziale ha diritto allo stesso numero di giorni di ferie dei colleghi a tempo pieno e la sua retribuzione sarà quella ridotta per la percentuale del suo part time. Nel caso di part time di tipo verticale, il numero dei giorni di ferie deve essere riproporzionato in relazione all’orario di lavoro effettivamente prestato.

In qualsiasi modo deciderai di trascorrere le ferie ricorda che questo è un istituto relativamente recente e con uno scopo molto nobile.

Condividi