Ansia finanziaria: cosa fare quando i soldi diventano un pensiero fisso
L’ansia da soldi non riguarda solo chi fatica a arrivare a fine mese, ma anche chi vive una costante preoccupazione legata al denaro. Quando ogni spesa diventa fonte di ansia e i pensieri finanziari occupano la mente durante tutta la giornata, il problema non è solo economico, ma psicologico. In questo articolo esploreremo i passi da compiere per riconoscere e affrontare l’ansia da soldi.
Tempo di lettura: 2 minuti

di Elena Carbone
Psicologa e psicoterapeuta esperta in traumi. Con l’account Instagram La psicologa volante fa divulgazione sul rapporto tra psiche e soldi.

La domanda
Caro Rame,
fin da piccolo, sono cresciuto in un ambiente in cui i soldi erano un tema centrale nelle conversazioni quotidiane: bollette, spese, risparmi… Non c’era il classico tabù sul denaro, anzi, se ne parlava costantemente, quasi con un senso di urgenza. Col tempo, le risorse economiche in famiglia si sono ridotte, e con esse sono aumentate le attenzioni e le rinunce. Questo ha lasciato un segno profondo nel mio modo di vivere il denaro: ogni spesa è fonte di ansia, e ogni discussione su acquisti, cene fuori o nuovi vestiti mi porta subito a chiedere: “Quanto l’hai pagato?”.
Per me oggi i soldi non sono solo uno strumento, ma una presenza costante che condiziona il mio umore. Sono il primo pensiero al mattino e l’ultimo la sera, quando aggiorno il mio file Excel con le spese della giornata. Vorrei cambiare questa dinamica, smettere di sentirmi prigioniero delle preoccupazioni economiche e iniziare a vedere il denaro per quello che dovrebbe essere: un mezzo per costruire serenità, autonomia e benessere, senza che abbia il controllo sulle mie emozioni.
Ciao Matteo,
quello che descrivi è un legame profondo tra il denaro e la sicurezza emotiva, un legame che si è costruito nel tempo e che ora si manifesta in un controllo costante sulle spese. Non sei solo in questo: molte persone cresciute in un contesto di estrema attenzione economica sviluppano un rapporto ambivalente con il denaro, in bilico tra il desiderio di sicurezza e il peso dell’ansia che ne deriva.
Il punto centrale è che, ad oggi, il denaro non è più solo uno strumento per gestire la vita quotidiana, ma è diventato un fattore che definisce il tuo umore e il tuo senso di libertà. La nostra mente non fa distinzioni nette tra passato e presente: se per anni hai vissuto il denaro come qualcosa di instabile e preoccupante, è naturale che questa sensazione si sia radicata nel tuo modo di pensare. Infatti, tutt’ora la tua attenzione è sul prezzo, non su ciò che quei soldi spesi ti hanno permesso di avere.
Come guarire dall’ansia finanziaria
Prova a fare un esperimento: ogni sera, oltre ad aggiornare il tuo file Excel con le spese della giornata, prova ad aggiungere due nuove colonne: la prima che puoi chiamare “Qual è il valore per me”. Deve contenere cosa quella cifra ha reso possibile. Ha migliorato la tua giornata? Ti ha fatto risparmiare tempo? Ti ha dato un momento di piacere o benessere? Questo passaggio aiuta a spostare il focus dal controllo rigido alla consapevolezza dell’impatto positivo che il denaro può avere sulla tua vita.
La seconda colonna “Che cosa ho provato?”. Dovrebbe contenere come ti sei sentito prima e dopo quella spesa. Eri ansioso? Sollevato? In colpa o soddisfatto?
Osservare le tue reazioni ti aiuterà a distinguere quando il denaro è realmente un problema e quando, invece, è solo un riflesso di un’abitudine mentale che puoi modificare con l’esercizio. Dopo qualche settimana, potresti accorgerti che alcune spese che oggi vivi come un peso in realtà contribuiscono al tuo benessere. L’obiettivo non è spendere di più, ma cambiare la percezione che hai del denaro, affinché smetta di essere un’ossessione e diventi un alleato. Con il tempo, potrai costruire un rapporto più sereno con le tue finanze, in cui sei tu a gestirle, e non il contrario.
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