Doni solidali di Natale. Ecco quelli davvero efficaci
Il dono solidale di Natale è l’idea in più che ci “salva” dal senso di colpa del delirio natalizio, ma per avere davvero significato ha bisogno di essere efficace, di avere cioè un impatto reale sui suoi beneficiari. Con un esperto abbiamo selezionato qualche idea per far sì che anche un piccolo gesto possa contribuire a cambiare davvero le cose.
Tempo di lettura: 6 minuti
di Giorgia Nardelli
Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.
- Doni solidali di Natale efficaci fino a 100 volte di più
- Attenzione all'effetto “Warm glow”
- I Notebooks di "Write the world"
- I gadget contro il cambiamento climatico
- Non solo quattro zampe: i doni che aiutano gamberi e animali acquatici
- "Essere animali" contro gli allevamenti intensivi
- La donazione ad alto impatto
Bambole, cartoline, shopper e cesti gastronomici. Le idee per un dono solidale di Natale non mancano, e se hai voglia di mettere sotto l’albero qualcosa che faccia bene non solo a chi lo riceve, c’è l’imbarazzo della scelta: sono decine, se non centinaia le organizzazioni che propongono gadget di ogni tipo, forma, costo. L’idea di base è meritevole, donare un pensiero a qualcuno con la consapevolezza che parte del ricavato andrà a una giusta causa alleggerisce l’anima e attenua quel leggero senso di nausea che proviamo in questo periodo dell’anno, quando il regalo si tramuta in molti casi inutile spreco e obbligo sociale.
Ma c’è un ma. Chi di solidarietà si occupa per mestiere sa bene che il tema è più complesso di quanto sembri. «La maggior parte delle proposte più diffuse ha purtroppo un impatto molto basso rispetto a quello che promette», dice Luca Stocco, presidente di Fondazione Benefficienza, organizzazione indipendente che fornisce consulenza gratuita per fare donazioni ad alto impatto. Con il suo aiuto abbiamo selezionato alcune proposte davvero efficaci.
Doni solidali di Natale efficaci fino a 100 volte di più
Numeri e report, spiega l’esperto, dimostrano che alcune organizzazioni benefiche hanno centinaia di volte più impatto di altre. «Significa che scegliere di donare uno o dieci euro a questa o a quella Ong può fare la differenza tra un gesto simbolico e un dono che cambia davvero la vita di qualcuno, e questo vale naturalmente anche per i regali. Non basta sapere che un’organizzazione “fa cose buone”: ciò che conta è quanto riesce a fare con la cifra che doniamo, ci sono organismi internazionali indipendenti che valutano questo aspetto».
Quanto ai doni, spiega Stocco, non è tanto l’oggetto in sé o il costo iniziale dell’oggetto a fare la differenza tra un regalo solidale più o meno utile, o meglio, ad alto o a basso impatto, quanto gli effetti reali e concreti generati da quell’acquisto sulla vita dei destinatari. «E qui le differenze tra un ente e l’altro diventano enormi».
Attenzione all’effetto “Warm glow”
In primo luogo, precisa Stocco, va sfatato il “mito” delle grandi organizzazioni. «Spesso ci lasciamo influenzare da una buona campagna pubblicitaria, ed è vero, una storia commovente o un oggetto simbolico sono in grado di coinvolgerci molto di più di qualsiasi statistica, comprando quell’oggetto proviamo gioia e soddisfazione per aver “fatto la nostra parte”, è l’effetto chiamato “warm glow”. Uno studio del Happier Lives Institute, organizzazione certificatrice indipendente di Ong e programmi di charity, ha mostrato però che quasi sempre i grandi enti gestiscono decine o centinaia di programmi diversi in aree molto eterogenee, e questo ha dei effetti quantomeno dubbi sulla loro efficacia».
«Alcuni programmi possono essere molto efficaci, ma altri sono mediocri o quasi inutili. Se doni a quell’ente che li porta avanti tutti insieme l’efficacia dei programmi migliori sarà comunque annacquata da quelli peggiori, è il cosiddetto “effetto diluizione”. Anche destinando quindi la tua donazione o il dono a un singolo progetto importante, non eviterai questo effetto, perché favorirai indirettamente i progetti meno efficaci. La ragione? La tua donazione libererà risorse che saranno utilizzate per sostenere anche attività meno efficaci». Ecco allora alcune soluzioni efficaci individuate da Benefficienza sulla base delle certificazioni di valutatori internazionali.
I Notebooks di “Write the world”
Write the world non è un’associazione direttamente attiva, ma una realtà australiana che produce notebook e destina l’intero ricavato a organizzazioni valutate indipendentemente. «I notebook sono curati e molto belli. Costano 10 dollari australiani – circa 6 euro – e il 100% del prezzo del quaderno viene devoluto a enti di beneficenza che migliorano la vita delle persone che vivono in condizioni di estrema povertà», dice Stocco..
Gli enti in questione sono suggeriti da The Life You Can Save, e l’acquisto di ogni quaderno può potenzialmente aiutare a proteggere sei persone che vivono in aree colpite dalla malaria dalle zanzare infette, per tre o quattro anni; fornire acqua potabile a cinque membri della comunità per un anno; fornire a trentaquattro persone sale iodato per tutta la vita; proteggere sedici bambini dalle infezioni da vermi, prevenendo patologie tra cui cancro alla vescica, disfunzione renale, danni alla milza e anemia.
I gadget contro il cambiamento climatico
Project InnerSpace è tra le Top Climate Nonprofits consigliate da Giving Green, centro di ricerca indipendente. «Lavorano per accelerare lo sviluppo della geotermia di nuova generazione, una tecnologia capace di fornire energia pulita e continuativa in molte regioni del mondo. Secondo Giving Green, il loro lavoro affronta barriere critiche per la commercializzazione della geotermia e ha un’ottima capacità di usare fondi aggiuntivi in modo efficace» spiega il presidente della Fondazione Benefficienza.
Nel loro InnerShop vendono magliette, felpe e gadget con design simpatici e “geothermal-themed”. Da segnalare il cappellino “MAGMA” – Making America Geothermal: Modern Advances, che fa il verso al MAGA trumpiano. Il 100% dei proventi sostiene direttamente la loro missione climatica.
Non solo quattro zampe: i doni che aiutano gamberi e animali acquatici
«Aquatic Life Institute è una delle poche organizzazioni al mondo impegnata per migliorare il benessere di pesci, gamberi, polpi e altri animali acquatici, sostenendo riforme globali nell’acquacoltura e collaborando con istituzioni e certificatori», spiega Stocco. Il loro obiettivo è salvaguardare, assieme alla salute degli animali in allevamento non, quella degli ecosistemi marini, garantendo un approvvigionamento di prodotti ittici stabile, che tuteli anche le comunità locali che dipendono dai prodotti ittici.
È consigliata da Animal Charity Evaluators, uno dei principali valutatori indipendenti nel settore. Nel loro shop si trovano magliette, tazze e altri prodotti solidali, realizzati con materiali sostenibili e illustrati da artisti indipendenti. L’intero profitto finanzia il lavoro dell’organizzazione.
“Essere animali” contro gli allevamenti intensivi
Non risulta che gli enti valutatori internazionali abbiano mai censito le organizzazioni italiane, con la sola eccezione di Essere animali, ente che effettua indagini negli allevamenti intensivi e denuncia i maltrattamenti degli animali, promuove campagne di sensibilizzazione e progetti a sostegno di un’alimentazione cruelty free. «È l’unica tra le italiane ad avere avuto, in passato, un riconoscimento da valutatori indipendenti internazionali, nello specifico da Animal Charity evaluator. Possiamo dire che tra i regali solidali “classici” è quella con il track record più solido», dice l’esperto. Nello shop online dell’ente sono in vendita dolci vegani, lunch box, berretti, tazze, spille, calze e decine di altri gadget.
La donazione ad alto impatto
Infine c’è l’ultima ipotesi, che non contempla gadget, ma un certificato personalizzato, ed è una donazione ad alto impatto attraverso Benefficienza: «Questa donazione permette di sostenere gli interventi con il miglior rapporto costo-efficacia e può essere usata sia come regalo unico sia come accompagnamento a un dono fisico. La Fondazione, che si occupa di consulenza filantropica, individua gratuitamente le organizzazioni più costo-efficaci al mondo attraverso decine di migliaia di ore di ricerca indipendente, e ogni euro viene destinato all’ente con impatto maggiore», conclude Stocco.