L’app
di Rame

Che cos’è la Folo e alcune strategie per affrontarla

Hai mai provato l’ansia costante di perdere ciò che hai già conquistato, che siano investimenti, follower, clienti o competenze? Questa sensazione ha un nome: Folo, la paura di perdere il proprio status, i propri risultati o le opportunità già acquisite. Un fenomeno sempre più diffuso nell’era digitale e finanziaria, che può spingere a decisioni impulsive, alimentare lo stress e minare la capacità di vivere con lucidità.

Tempo di lettura: 5 minuti

Elena Carbone
Elena Carbone

di

Psicologa e psicoterapeuta esperta in traumi. Con l’account Instagram La psicologa volante fa divulgazione sul rapporto tra psiche e soldi.

Folo
Foto di Ivan Aleksic

“Controllo più volte al giorno l’indice di borsa delle mie criptovalute”, “Faccio incubi in cui ho perso tutti i miei investimenti e vivo sotto ad un ponte”, oppure, “Ho paura di perdere i miei clienti”, “Mi trovo a controllare più e più volte il numero di followers”. Se hai pensieri simili a questi potresti soffrire di FOLO – Fear of Losing Out, ossia la paura di perdere ciò che hai già. Forse hai già sentito parlare di Fomo – Fear of Missing Out, la paura di rimanere fuori, l’acronimo che descrive quella fastidiosa sensazione che tutti siano fuori a divertirsi tranne te. Definisce la paura di perdersi esperienze, oggetti di culto, informazioni, nuove serie tv etc. Insomma, la paura di essere fuori dal giro. In questa dimensione, sembra indispensabile partecipare agli eventi o fare acquisti d’impulso non perché se ne abbia voglia, ma per non perdere opportunità. 

Mentre la Fomo ti porta a fare acquisti per non sentirti escluso, la Folo può essere altrettanto rischiosa perché ti porta a spendere in modo impulsivo per non perdere il tuo status sociale, gli investimenti già fatti o per la paura di perdere tutto quello che hai costruito.

Il lato emotivo delle nuove valute

La sensazione di perdere i guadagni dall’oggi al domani nasce dalla velocità di crescita delle nuove valute come le criptovalute o gli NFT. Se è vero, infatti, che il guadagno può essere facile e veloce è altrettanto vero che possono scendere vertiginosamente nel giro di alcune ore. Così, diverse persone possono avere paura di perdere improvvisamente il guadagno ottenuto e possono decidere in modo non ponderato di vendere o acquistare in modo rischioso. 

Prima dell’esplosione delle criptovalute il mercato finanziario era quasi esclusivamente dominato da professionisti o da privati con competenze avanzate, servivano anche capitali consistenti, una conoscenza delle dinamiche di mercato e un profilo Mifid a tutela dell’investitore. Con l’arrivo delle criptovalute gli investimenti sono diventati alla portata di tutti e, se è diventato tutto più semplice a partire da capitali minimi, è anche vero che spesso i nuovi investitori non sono a conoscenza delle dinamiche di mercato e non riescono a gestire l’impatto emotivo della volatilità estrema di queste nuove valute. Infatti, quando si parla di investimenti la conoscenza tecnica del mercato non basta, serve soprattutto una buona capacità di regolazione della propria ansia e della propria impulsività. 

In assenza di esperienza in questo ambito, il cervello si focalizza sul breve termine, si lascia trascinare dal fatto che altri stiano vendendo e va in allarme portando all’unica conseguenza che spegne il panico: vendere tutto. Spesso, però, si vende troppo presto, portati dal panico, trovandosi poi a gestire quello che si cercava di evitare: perdite elevate, perdita anche del capitale iniziale e burnout emotivo.

Il lato nascosto della Folo

Si parla di Folo anche quando si ha paura di perdere followers, “devo pubblicare anche in vacanza o perderò tutto quello che ho costruito”, di rimanere indietro con le competenze “faccio sempre nuovi corsi altrimenti non posso più essere considerato esperto”, o di non essere aggiornati “ho visto un mio competitor proporre quell’attività, la devo proporre anche io”.

La sensazione di dover salvaguardare il proprio orticello, di dover essere sempre competitivi e di dover controllare continuamente che tutto sia come dev’essere, porta ad un elevato stress emotivo. La persona è continuamente in ansia, il cervello dà un segnale di allarme ininterrottamente che fa vivere la persona con la sensazione di essere un criceto su una ruota che gira senza la possibilità di fermarsi. Il cuore batte forte, il pensiero diventa ossessivo, arriva un nodo allo stomaco e ci si sente agitati e l’unica soluzione che sembra far stare meglio è mandare subito la proposta per non perdere il lavoro, rispondere velocemente per timore di sembrare disinteressati o fare un refresh compulsivo della pagina per paura di perdere i voli a buon prezzo.

Come riconoscere e affrontare la Folo

La Folo può riguardare qualsiasi aspetto della vita della persona: non è solo una questione di investimenti, follower o competenze. Riguarda la difficoltà di alcune persone a gestire l’instabilità. Quando ogni oscillazione di algoritmo, di valore o di giudizio altrui viene avvertita come una minaccia, il cervello si focalizza sulla sopravvivenza, si perde lucidità e si prendono decisioni impulsive. Si tratta di un meccanismo interno che spinge a vivere in allerta costante, erode la fiducia in sé stessi e diminuisce la capacità di tollerare l’incertezza. 

Riconoscere di soffrire di Folo è utile per spostare le proprie energie sulla volontà di costruire piuttosto che sulla paura di perdere. Farsi condurre dalla paura non è mai una buona idea, si rischia di vivere in un costante stato di ansia e di fare delle scelte non consapevoli, solo per far calare il livello di ansia. Imparare a tollerare l’instabilità e accettare la mancanza di controllo in alcune aree della nostra vita sembra poter essere la chiave per aumentare la riflessione tra l’ansia e l’azione. Inoltre, dovremmo imparare a resistere alle situazioni di pressione da parte di chi fa dell’urgenza uno specchietto per le allodole, imparando ad essere più in linea con le proprie reali preferenze riducendo rimpianti e ulteriore ansia.

Condividi