Mi sono guadagnata la libertà di essere precaria
Francesca ha 33 anni, è originaria di Ravenna, e vive a Tallin, in Estonia. Figlia di una bancaria, che ha sempre parlato di soldi in casa, Francesca cresce con un’ottima educazione finanziaria. Ma con il mandato di rifugiarsi in un posto fisso, meglio se statale. E così, pur sognando il Liceo Classico, studia Ragioneria. E pur volendo iscriversi a Lettere, frequenta Economia e Commercio. Verso la fine dell’Università, inizia a sentire i primi segnali di uno scollamento tra ciò che fa e ciò che desidera fare. Ma ancora una volta non ascolta quei segnali: cerca un posto fisso e lo trova prima in un Consorzio Agrario, poi in un’agenzia di viaggi, dove fa la contabile. Quando conosce il suo attuale compagno, un musicista, all’epoca squattrinato, che però vive della sua passione, osserva per la prima volta un modo alternativo di disegnare l’esistenza, che lei non aveva mai legittimato per sé. Così, prima si autorizza a fare un corso di scrittura creativa e poi si dimette per provare a lavorare nell’editoria. L’ingresso nel mondo del lavoro dei suoi sogni, però, non è come se lo aspettava. Manda curriculum su curriculum ma con poca fortuna, iniziando a dubitare delle sue scelte. L’idea di divorare tutti i suoi risparmi le dà fastidio, così trova un lavoretto in una gastronomia. Intanto viene contattata da uno studio editoriale, e finalmente inizia a guadagnare con la sua passione. Il lavoro che ha scelto è per sua natura precario. Ma è proprio la competenza finanziaria acquisita fin da ragazzina, che le permette di gestire la Partita Iva e di navigare con sicurezza dentro l’instabilità della sua nuova vita.