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Violenza economica nelle coppie, 12 consigli per prevenirla

Non la vediamo fino a che non è troppo tardi: spesso la violenza economica nelle coppie è un fenomeno sottovalutato, che però avere gravi conseguenze sulla vita delle vittime, e provocare danni psicologici e finanziari a lungo termine. La prevenzione diventa quindi strumento necessario. Ecco le strategie per prevenire la violenza economica nelle relazioni e promuovere un rapporto sano e equilibrato.

Tempo di lettura: 6 minuti

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Armando Cecatiello è avvocato specializzato in diritto di famiglia, e autore, tra gli altri, dei libri: Libere: Storie di donne che hanno sconfitto violenza e abusi. 2025; Patrimoni, Famiglie e Matrimoni. Conoscere i propri diritti e doveri per scelte consapevoli e serene. 2022

violenza economica
Foto di Jessica Rockowitz

Parlare di amore e denaro nella stessa frase può sembrare fuori luogo. In realtà, chi lavora ogni giorno a contatto con coppie e famiglie sa che affetti e patrimoni camminano insieme: le scelte economiche influenzano la serenità della vita quotidiana tanto quanto la fiducia reciproca. E quando le cose si incrinano, spesso è proprio dal denaro che arrivano i primi segnali di difficoltà, o addirittura di violenza economica.

Gli abusi che non vediamo

Il denaro non è solo numeri su un conto: è autonomia, possibilità di scelta, dignità personale. Una donna o un uomo che non hanno accesso al proprio stipendio, che devono chiedere il permesso per ogni spesa, che si vedono sottrarre bancomat e password, si trovano già in una condizione di vulnerabilità.

In “Libere. Storie di donne che hanno sconfitto violenza e abusi, ho raccolto testimonianze di donne che hanno vissuto proprio questo e che, senza rendersene conto, hanno accettato piccoli controlli “per amore” – un pin da condividere, una spesa da giustificare – fino a ritrovarsi intrappolate in relazioni dove la violenza psicologica ed economica erano la regola. Il passo successivo, troppo spesso, è la violenza fisica. Queste storie ci insegnano che la libertà economica è parte integrante della libertà personale. Non possiamo difendere l’una senza l’altra.

La prevenzione della violenza economica comincia prima del conflitto, i passi da fare

Il messaggio non è “non fidarsi mai”, ma prevenire con consapevolezza.  Significa, in sostanza parlare di soldi anche quando tutto va bene, e stabilire alcuni punti fermi:

  • Decidere insieme come gestire il conto;
  • Sapere quali sono i diritti e i doveri dentro un matrimonio o una convivenza, aver ben chiara la differenza tra separazione dei beni e comunione;
  • Valutare la possibilità di stipulare, per i conviventi, un contratto che regoli ogni aspetto della vita e dell’economica comune;  
  • Informarsi su quali strumenti esistono per proteggere i beni della famiglia, come il fondo patrimoniale, la scelta di un regime patrimoniale specifico e adatto alle proprie esigenze. 

La scelta del regime patrimoniale come prevenzione della violenza economica

Scegliere il regime patrimoniale – comunione o separazione dei beni– non è una formalità. È un modo per chiarire da subito le regole del gioco, per evitare conflitti e per garantire a entrambi i partner la sicurezza di sapere dove finiscono le responsabilità di uno e dove iniziano quelle dell’altro. Se un partner, per scelta comune, si occuperà della casa e dei figli e non allo sviluppo di una sua professionalità, andrebbe preferita la comunione dei beni. Ne parliamo qui. Recentemente vi è stata un’apertura da parte della Cassazione ai patti matrimoniali e anche questi strumenti possono aiutare nella tutela del partner più debole ma anche nella gestione e protezione dei grandi patrimoni. Quando una relazione si rompe, o peggio degenera, questi strumenti diventano fondamentali: non solo per dividere equamente ciò che si è costruito, ma anche per garantire protezione a chi rischia di trovarsi improvvisamente senza mezzi.

 Rischi legati alla dipendenza economica  

Molti casi di violenza domestica si reggono proprio su una dipendenza economica: la vittima non ha accesso al conto, non può disporre di denaro proprio, non ha la possibilità di mantenere se stessa e i figli e, a volte, finanche di pagarsi un avvocato. Questo legame rende più difficile denunciare, più complicato immaginare una via d’uscita.

Per questo la tutela del patrimonio non è mai solo una questione di ricchezza, ma di libertà. La ricchezza di una coppia non si misura dal numero di case o conti correnti, ma dalla pari dignità dei partner. Il denaro può essere un collante, se usato con trasparenza e fiducia; o può diventare una catena, se usato per dominare.

10 consigli pratici per un amore consapevole anche nel portafoglio

I consigli pratici per proteggere la propria sicurezza economica in una relazione sono fondamentali per evitare abusi. Eccone alcuni:

  1. Parla di soldi fin dall’inizio: Non aspettare le crisi per parlare di soldi. Discuti apertamente su entrate, spese e obiettivi economici, anche quando tutto va bene. La trasparenza rafforza la fiducia e previene conflitti futuri.
  2. Scegli consapevolmente il regime patrimoniale: Comunione o separazione dei beni non è solo una formalità. È una scelta che può tutelare (o mettere a rischio) la tua indipendenza economica. Informati e scegli il regime adatto alla vostra situazione.
  3. Mantieni un conto personale: Anche se c’è un conto comune, è importante avere un proprio conto personale dove ricevere lo stipendio o un’“indennità” concordata, nel caso uno dei partner non lavori. A proposito, qui spieghiamo come dare il giusto valore economico al lavoro di cura.
  4. Stabilisci un budget per le spese personali: Ognuno dovrebbe avere un margine di autonomia economica, proporzionato alle proprie possibilità. Non serve giustificare ogni acquisto: il rispetto passa anche dalla libertà di scegliere come spendere una parte del proprio denaro.
  5. Formalizza gli accordi, anche se c’è amore: Se convivete, valutate un contratto di convivenza che regoli aspetti patrimoniali e gestionali. È una forma di tutela, non una mancanza di fiducia.
  6. Se lavori nell’azienda del partner, chiedi un contratto equo: Accettare un compenso minimo “per amore” è un autogol. Chiedi un contratto in linea con il tuo ruolo, per costruire la tua carriera e versare contributi previdenziali.
  7. Conserva l’intestazione dei tuoi beni: Se possiedi immobili, conti, o altri beni prima o durante la relazione, assicurati che siano registrati a tuo nome e gestiscili attivamente. La proprietà è anche potere decisionale.
  8. Proteggi il patrimonio familiare con strumenti giuridici: Valuta l’utilizzo di strumenti come il fondo patrimoniale, il trust o la comunione convenzionale per proteggere i beni comuni e quelli personali, in caso di eventi imprevisti o crisi.
  9. Sii informata sui tuoi diritti: Conosci i tuoi diritti in caso di separazione, divorzio, scioglimento dell’unione civile o convivenza. Sapere cosa prevede la legge – e la recente Riforma Cartabia – ti aiuta a decidere con lucidità e a prevenire dipendenze.
  10. Non accettare il controllo mascherato da amore: Gli abusi economici possono manifestarsi in diverse forme, come il controllo delle risorse finanziarie, la manipolazione del reddito, o il divieto di accesso al denaro. Se devi chiedere il permesso per ogni spesa o sei esclusa dalla gestione economica, fermati. Il controllo finanziario è una forma di violenza economica. Riconoscerla è il primo passo per tutelarti.

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