Treni, come chiedere i rimborsi dopo gli scioperi

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Dopo il week-end nero dei trasporti ferroviari, che il 23 e 24 marzo ha lasciato a terra causa sciopero migliaia di passeggeri, partono le procedure per i rimborsi. In caso di cancellazione è previsto il rimborso integrale del biglietto, ma lo stesso vale se, al momento della partenza, il passeggero ha rinunciato al viaggio perché la situazione lasciava immaginare che il ritardo all’arrivo sarebbe stato superiore a 60 minuti. In caso di ritardo fra 60 e 119 minuti, invece, è previsto un indennizzo del 25% sul prezzo del biglietto, che sale al 50% dai 120 minuti in poi. Rimborsi e indennizzi si possono chiedere sui siti delle compagnie ferroviarie o in biglietteria, oppure chiamando i numeri dei servizi clienti (occhio perché per alcune compagnie non sono gratuiti!). Come spiega l’Autorità dei Trasporti, la compagnia è tenuta a versare le somme entro un mese dalla domanda, in forma di buoni viaggio o, se il passeggero lo richiede, in denaro. Tutte le info sono qui.

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