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Spese di autunno, le programmi in 7 mosse con il Sinking fund

Hai mai pensato che se mettessi da parte piccole somme ogni mese, il tagliando dell’auto e i cenoni di Natali diventerebbero una spesa più sopportabile? Se applichi la strategia del Sinking fund, il fondo di ammortamento, puoi imparare a panificare le grandi uscite fisse senza “dolore”. Vediamo come funziona.  

Tempo di lettura: 8 minuti

Giorgia Nardelli
Giorgia Nardelli

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Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

Sinking fund
Foto di Odyssee Belle

Mai sentito parlare di Sinking fund, fondo di ammortamento? Ora che il capitolo ferie estive si va chiudendo e ci troviamo davanti un nuovo inizio tutto da organizzare – per di più con la zavorra degli extra vacanzieri, che pesano come un macigno sul conto corrente – programmare le spese future è un modo intelligente per cominciare con il piede giusto. Il come lo spiega questo metodo di accantonamento preso in prestito dalle aziende, dove il sinking fund è nato per gestire i pagamenti obbligazionari.

Cos’è un Sinking fund

Partiamo dalle basi. A differenza del fondo di emergenza, che nasce per coprire costi imprevisti, il fondo di ammortamento è un conto concepito per pianificare e sostenere le spese future e certe, che però non sono normalmente incluse nel budget mensile. Il Sinking fund può riguardare il frigo nuovo da comprare l’anno prossimo, la prossima vacanza estiva, le spese di Natale o i soldi per la festa del 50esimo compleanno, come anche la maxirata finale del finanziamento auto. Si tratta insomma di un conto di risparmio, ma che ha scopo e scadenza specifici, e serve ad azzerare lo stress di dover tirare fuori importi a tre zeri in un solo colpo, quando si presenta la necessità di affrontare queste spese.

Mettiamo che sin da oggi tu voglia mettere da parte una cifra per regali e cenoni natalizi senza prosciugare la tredicesima. Puoi iniziare calcolando la somma di massima che ti occorre, e dividerla per i mesi che mancano da oggi a dicembre. Ti occorrono 900 euro? Ti sarà necessario accantonare 300 euro al mese per tre mesi. Se pensi che sia troppo tardi, considera che in un modo o nell’altro quei soldi dovrai tirarli fuori comunque. Ad ogni modo, se preferisci iniziare in modo più “soft”, pensa alla prossima rata della polizza auto, o alla vacanza della prossima estate. Conti di mettere a budget 2.000 euro? Ti serviranno 167 euro al mese.

Perché il sinking fund conviene, i vantaggi

Il piano di ammortamento ha almeno quattro vantaggi da non sottovalutare. Il primo è che quando ti prepari con il giusto anticipo lo stress causato dalle grandi spese diminuisce significativamente. Tirare fuori 170 euro al mese è meno doloroso che 2.000 in un’unica soluzione, che sia per la vacanza o per un frigorifero. In secondo luogo, pianificare le grandi uscite future e risparmiare sistematicamente in vista di queste, evita il ricorso ai prestiti per le uscite prevedibili, e considerati i tasso di interesse attuali, è un bel risparmio (ad agosto 2025 in una simulazione sul sito di una nota società finanziaria, ci è stato proposto un tasso del 9,06%, significa dover spendere circa 243 euro per un prestito da 2.500 euro in 24 rate).

Inoltre, ci hai mai fatto caso? – a livello psicologico pagare per qualcosa di cui si deve ancora usufruire è meno oneroso che togliere risorse per qualcosa di cui si è già goduto. E poi c’è l’ultimo aspetto, non meno importante, anzi, perché ha a che fare con la nostra educazione alla consapevolezza finanziaria: allenarci a pianificare il futuro e a definire gli obiettivi di spesa è la strategia vincente per avere una corretta gestione delle risorse. 

Fondi di ammortamento che potresti voler avere

Per cominciare, ti diamo qualche idea di possibili fondi di ammortamento che puoi aggiungere la tuo budget. Non sono da avviare tutti contemporaneamente o tutti subito, ma puoi iniziare a scegliere quello o i due/tre che ti sembrano più urgenti o necessari:

  • Fondo casa: fai un conto di quanto spendi ogni 5 anni per elettrodomestici, tetto, sistema idraulico, revisione caldaia o manutenzione condizionatori, lavori condominiali di ordinaria amministrazione. Poi prova a calcolare la media annua, e fai in modo di costruire quel fondo, se i soldi non vengono spesi, la somma resta lì e non va alimentata.
  • Fondo auto/moto: il tuo mezzo di trasporto ha molte spese annuali prevedibili, il che lo rende un candidato perfetto per un fondo di ammortamento. Basta sommare i costo di assicurazione bollo, tagliando, revisione, e se il veicolo ha i suoi anni, aggiungere qualcosa per eventuali guasti e manutenzione.
  • Fondo tecnologia: quanto hai speso negli ultimi cinque anni tra tv, smartphone tablet, pc, e videosorveglianza? Fai anche questa volta una media annuale, e metti su il tuo fondo.
  • Fondo Vacanze 
  • Natale 
  • Regali per familiari e amici
  • Matrimoni

Dove metto soldi del piano di ammortamento

Come per il piano di emergenza, idealmente i denari dedicati alla spese a medio termine dovrebbero essere su un fondo di risparmio dedicato, e se non ne hai uno, puoi usare i salvadanai di banche o App di pagamento. Come ha già spiegato a Rame la money coach Elisabetta Galeano, sono strumenti preziosissimi, perché una volta impostati, trasferiscono i soldi in automatico, evitandoti la “fatica”, soprattutto mentale, di prelevare i soldi da conto e portarli altrove, dettaglio che fa salire non poco le probabilità di raggiungere l’obiettivo.

«Quando decidiamo di risparmiare, la maggior parte di noi rischia di perdersi per strada, per pigrizia o perché la motivazione cala», sono le parole della coach. Ecco perché automatizzare è meglio. Se il conto non è possibile, puoi  usare una App per il bilancio familiare e spostare virtualmente gli importi nella cartella dedicata. 

L’approccio giusto: tratta i versamenti come fossero una bolletta

Hai presente uscite come il mutuo casa, le bollette, il condominio? Sono spese regolari, che destini a inizio mese, perché sai che non sono derogabili. I versamenti sul Sinking fund vanno trattati alla stessa maniera: proprio come paghi automaticamente l’affitto o il mutuo ogni mese, il tuo contributo diventa una parte non negoziabile della tua routine finanziaria, da spostare con puntualità a inizio mese. Imposta il salvadanaio prevedendo trasferimenti regolari, in modo che coincidano con il giorno in cui ricevi lo stipendio, o normalmente incassi le principali fatture. Questo semplice trucco ti garantisce che il denaro venga spostato prima che tu abbia la possibilità di spenderlo altrove.  

Calcola la sostenibilità del piano

Gli esperti di Rame lo ripetono spesso: perché la macchina del risparmio funzioni, l’importo da mettere da parte deve essere sostenibile e compatibile con il tuo bilancio personale. Prima di cominciare meglio mettersi alla prova partendo dal bilancio personale. Non ne hai ancora uno?  Prendi le entrate e le uscite medie correnti degli ultimi tre mesi e dividile in capitoli: spesa, bollette, intrattenimento, mutuo, abbigliamento, ecc. Se il saldo è positivo, e cioè se hai già risorse da destinare ai risparmi, non devi fare nulla se non spostare le cifre che ti occorrono. In caso contrario, analizza una ad una le uscite, e per ciascuna di esse calcola se e quanto puoi tagliare – ti consigliamo di usare il metodo Rame, guarda qui.

Per esempio, puoi decidere di ricavare 50 euro al mese dai ristoranti, rinunciando a una cena mensile, 50 dall’abbigliamento, altrettanti riducendo l’abbonamento alla palestra o tagliando qualche altra uscita che non consideri fondamentale o particolarmente appagante. Se a fine ragionamento hai raggiunto la somma desiderata, mettila a budget, altrimenti prova a rivedere le tue aspettative. Il consiglio è di cominciare con un importo che non ti metta troppo in difficoltà, e dopo averlo sperimentato provare ad allargarlo gradualmente. Il risparmio è un’abitudine che ha bisogno di essere allenata. Ricordati, se riesci, di arrotondare la somma che decidi di destinare al fondo, andando leggermente in eccesso, è un piccolo trucco per mantenere la flessibilità e non farti trovare impreparata nel momento in cui dovrai affrontare la spesa, nel caso in cui ci siano aumenti di prezzo o imprevisti. 

Integra il tuo fondo di ammortamento nel tuo budget

Se hai già un budget, e cioè obiettivi fissi di risparmio e suddivisione netta dei capitoli di entrata e uscita, integrare il fondo di ammortamento sarà utilissimo, perché farà letteralmente scomparire le spese periodiche fisse e onerose, quelle che troppo spesso dimentichiamo nel corso nell’anno, e che, nonostante siano ben note, turbano la nostra serenità.  Così facendo li trasformerai in impegni mensili gestibili, in linea con il tuo reddito e le tue abitudini di spesa. In sostanza, si tratta di aggiungere ai tre “canonici” capitoli di spesa – spese fisse e necessarie, risparmi/investimenti, intrattenimento – il quarto, il fondo di ammortamento, le cui risorse in linea generale attingono alle spese fisse e necessarie, ma anche nell’intrattenimento/svago. Il fondo per le vacanze e la revisione auto diventano così voci regolari, e questo contribuirà a costruire la tua solidità finanziaria. 

Sfrutta le opportunità una tantum per risparmiare

Nei mesi che ti separano dall’obiettivo, potrebbero esserci periodi in cui ricevi guadagni extra o somme inaspettate, per esempio un rimborso fiscale o un regalo di compleanno. Mettere da parte una quota dell’entrata non programmata è utilissimo, perché non solo ti aiuterà a raggiungere l’obiettivo con anticipo ma, soprattutto, ti metterà al riparo nel  caso in cui un imprevisto – questa volta negativo – ti impedisca di arrivare alla somma stabilita nei tempi. Se poi le tue entrate sono irregolari, questo consiglio è doppiamente utile.  

Le parole d’ordine: monitoraggio e flessibilità

Automatizzare il risparmio non significa lasciarlo andare senza un check periodico. Prenditi ogni mese un pochino di tempo per verificare i tuoi progressi rispetto agli obiettivi e verificare che la gestione delle finanze sia corretta. Non si tratta solo di osservare i numeri che crescono, ma di capire se la tua strategia sta funzionando. Sei in pari con la tabella di marcia? Risparmiare quel denaro ti costa fatica, o è meglio rivedere qualcosa nel tuo budget? La spesa preventivata è sempre di quell’importo, o i programmi stanno cambiando? Se qualcosa non va, puoi sempre modificare la strategia, allungare i tempi, abbassare o alzare l’obiettivo. La parola d’ordine è “flessibilità”.  

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