Come faccio il bilancio finanziario dell’anno che sta per finire?
Come si fa il bilancio finanziario dell’anno che sta per finire? Basta farsi le domande giuste e avere il coraggio di rispondere.
Tempo di lettura: 9 minuti
di Giorgia Nardelli
Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.
È il momento di tracciare una riga sotto ciò che abbiamo fatto nel corso dell’anno. Vale sul piano personale, ma anche su quello finanziario. «Questo esercizio serve a guardare con maggiore lucidità i risultati raggiunti», spiega la nostra esperta Paola Nosari, «a essere grati per i soldi guadagnati, anche se magari non sono tantissimi, e a fissare obiettivi ambiziosi, ma realistici. Negli affari, nella finanza personale e nella vita privata». Ma come si fa il bilancio finanziario dell’anno che sta per finire? Basta farsi le domande giuste e avere il coraggio di rispondere e riflettere. Ecco i consigli di due esperte.
Cerca la decisione vincente
«Io la chiamo la “decisione da un milione di euro”, è quella che nel corso dell’anno ci ha fatto fruttare denaro e che ha migliorato la nostra vita, ci ha dato la possibilità di avere più tempo o ci ha portato agio o potere. Potrebbe essere l’avere aperto la partita IVA, ma anche avere smesso di tingere i capelli, o avere scelto un colore nuovo che ci fa sentire benissimo. Iniziamo con lo scriverla, o scriverle, se le scelte vincenti sono state più di una, e farci un applauso. Aiuta a prendere consapevolezza dei nostri successi e di noi stessi», spiega Paola Nosari, money mentor e business strategist.
Fai un elenco degli errori
La vita è fatta di successi, ma anche di errori, finanziari e non. Ecco perché tra le cose da mettere a bilancio non può mancare la decisione sbagliata, quella che è costata denaro e fatica, ha assorbito energie più del dovuto e ci ha impoverito finanziariamente. «Avere accettato il cliente che ci ha dato più dolori che gioie, un prezzo troppo basso per quel lavoro o aver fatto gli straordinari non pagati, per poi renderci conto che il nostro sacrificio non è stato apprezzato. Ma anche avere affrontato una spesa che alla lunga si è rivelata assolutamente inutile, o che non potevamo permetterci, o avere perso tempo prezioso in occupazioni inutili», sintetizza l’esperta. «Anche in questo caso metti tutto nero su bianco, ragionaci, perdonati e chiediti cosa deve cambiare perché non accada più».
Trova quello che ti insegna a vivere meglio
Non limitarti a elencare gli sbagli commessi. Il passo successivo è chiederti qual è quello da cui hai imparato di più. Dice Paola Nosari: «Non potremmo migliorarci se non analizziamo ciò che di sbagliato abbiamo fatto, ma soprattutto cosa quell’errore ci ha insegnato. Quindi chiediti, sinceramente: cosa puoi imparare da ciò che ha impedito, reso difficile, posticipato, il traguardo che dovevi raggiungere? Ti resterà impresso e stai certo che non lo ripeterai».
Passa ai conteggi
Un bilancio è fatto anche di conti, e dopo avere analizzato i singoli fatti non puoi non controllare il tuo budget annuale. Ricorda, però, la matematica c’entra solo a metà. «I numeri sono utilissimi perché ci aiutano ad analizzare in modo quanto più oggettivo i nostri risultati. Ma siamo noi a doverli far parlare», avverte Nosari. Parti dalle entrate. «Somma tutti i soldi che hai incassato, nessuno escluso, inizia da quelli guadagnati, passando per gli investimenti e le rendite, senza tralasciare i piccoli introiti ricavati magari vendendo i vestiti su Depop o Vinted, e i doni natalizi dei genitori o degli zii. Poi isola il fatturato generato dalla tua attività o lo stipendio, al netto di tutte le spese, tasse e contributi. Ora confrontalo con quello dell’anno precedente, e valuta com’è andata». Il secondo passo è analizzare le uscite. Se non hai l’abitudine di tracciarle mensilmente, usa gli estratti conto bancari dell’anno e annota rate mensili, e altre spese fisse, poi le spese occasionali dividendole per capitoli (cibo, vacanze, abbigliamento, benessere, ecc). Ora che hai tutto in ordine, devi solo farti le domande giuste.
Fai parlare i numeri
«I dati dell’anno possono rivelarci in modo abbastanza immediato se abbiamo incassato e/o guadagnato più o meno dell’anno precedente. Ma a noi serve anche capire quali sono le entrate “migliori”, per gettare le basi su cui andremo a costruire la strategia del prossimo anno». Come? Non limitandoci a chiederci qual è stata l’entrata più grande, ma cercando di capire qual è quella che ci ha dato più soddisfazione, perché quel lavoro ci ha divertito o ci ha fatto crescere, oppure indagando per scoprire qual è quella da cui avremmo potuto avere di più». Il consiglio è di scriverle in ordine di soddisfazione, contemplando entrambi gli aspetti (qui se vuoi approfondire, Paola Nosari spiega nel dettaglio come fare una money review, carta e penna alla mano) .
Occhio a spese e debiti
Un ragionamento analogo puoi farlo con le spese. Ne troverai di più grandi e di più piccole, ma annota soprattutto quali sono quelle che non avevi messo a budget, quelle impreviste, quelle che avevi potuto prevedere, e quelle che avresti potuto evitare. Metti tutto nero su bianco, ogni risposta ti indicherà la direzione per impostare il nuovo anno con maggior consapevolezza.
E non dimenticarti dei debiti e delle rate. «Chiediti se ci sono, se sono più o meno rispetto allo stesso momento dello scorso anno, e se stai pagando con regolarità», suggerisce l’esperta. Anche in questo caso ti serve per impostare una riflessione sugli obiettivi finanziari da porti per il prossimo anno.
Ascolta le emozioni
C’è un altro aspetto, tutto interiore, da considerare quando fai un bilancio delle tue attività finanziarie annuali. «Non dimenticare di soffermarti sulle emozioni», suggerisce la life coach Rita Gloria Zambrelli. «Ogni volta che ragioni su tutto ciò che ha a che fare con il denaro, questo muove inevitabilmente dentro di te delle emozioni, che non vanno trascurate. Può essere il senso di leggera angoscia che ti dà il mettere insieme una fila interminabile di spese, o la sensazione positiva generata dalla voce di costo di quel biglietto aereo, che è servito a portarti in vacanza e a ricaricarti come non succedeva da tempo». Mentre analizzi i numeri, ascolta quindi cosa succede dentro di te. Usa le tue emozioni come una bussola.
Sostanzialmente, spiega la coach, dall’analisi del bilancio possono venire fuori tre scenari. «Il primo è “soddisfazione ed equilibrio”. È il migliore possibile, perché dai numeri emerge che hai pagato tutte le spese, sei a posto con le rate dei prestiti, magari hai messo anche da parte qualcosa, e questo suscita in te sentimenti positivi», spiega la Zambrelli. Poi c’è il secondo scenario, quello neutrale. «Succede quando il bilancio è in pari, il tuo conto non è cresciuto, ma tutto sommato sei in equilibrio con l’anno precedente. Questo però potrebbe suscitare in te un po’ di ansia, perché essere sul filo potrebbe darti un senso di precarietà per il futuro. Allora vale la pena di andare più a fondo con l’analisi, e capire cosa è successo. Infine c’è il terzo scenario, quello degli anni che “chiedono di più”. Le uscite sono state maggiori delle entrate, hai dovuto intaccare le riserve o chiedere prestiti, qualcosa è andato storto. Magari è successo a causa di grosse spese impreviste, oppure perché non sei riuscito a stare dentro al budget. C’è qualcosa da rivedere».
Passa dai numeri all’azione
Cosa fare, a questo punto? Queste basi sono il punto di partenza di una riflessione. «Devi capire cos’è che suscita in te quel sentimento, e agire su quello. Se l’anno è andato bene è più semplice, devi continuare su quella strada, hai la serenità di osservare il tutto e puoi concentrarti sui margini di miglioramento», spiega Zambrelli. «Nel secondo caso dipende da ciò che è successo. Magari analizzando il budget scopri che la responsabilità del tuo bilancio “piatto” è quell’evento straordinario, l’acquisto della cucina nuova o i lavori condominiali, e questo ti può dare la tranquillità di sapere che puoi affrontare anche gli extra o gli imprevisti. Oppure realizzi che la tua ansia nasce dal fatto che hai speso un po’ troppo. Non ti crucciare, succede, l’importante è che tu sia in grado di tenere la situazione sotto controllo». Infine, c’è il terzo caso, quello del bilancio in rosso, la situazione di crisi, accompagnata dalla paura di non farcela. «Partendo dall’analisi delle voci in rosso, cerchiamo di capire cosa non ha funzionato. Spendiamo troppo? Dobbiamo cambiare rotta? Non ci pagano abbastanza? Impariamo ad andare a fondo e da lì ripartiamo.».
Tre consigli per l’anno nuovo
Ora che hai studiato, e che stai ponendo le basi per l’anno nuovo, usa questi tre consigli della coach Rita Gloria Zambrelli: ti aiuteranno ad affrontare meglio le nuove sfide.
- Abbiamo ancora tanti “blocchi” quando affrontiamo il tema dei soldi: a volte è la paura di non farcela a fare tutto, altre volte navighiamo a vista nella speranza di non commettere errori, oppure semplicemente non ci piace fare i conti. Se anche per te è così, non arrenderti e non avere paura di chiedere aiuto a un esperto. Che sia la membership di Rame per il bilancio personale, un consulente per gli investimenti, un commercialista per le questioni fiscali. Fidati del passaparola, c’è sempre chi ha un buon contatto da suggerirti, e quando scegli ascolta la pancia. In ogni caso, non affidarti mai a chi si limita a leggerti la “lezioncina a memoria”, trova qualcuno che cerca di capire cosa va bene per te e che sappia rispondere alle tue domande in modo semplice.
- Non sempre ciò che desideri è ciò che ti rende felice. L’analisi delle spese dell’anno serve anche a questo, Per il futuro, imponiti sempre una riflessione: perché voglio questo oggetto o desidero fare questa cosa? Sono gli altri che me lo impongono, o ci tengo davvero? Quanto migliorerà la mia vita?
- Mantenere il controllo sul proprio denaro è fondamentale: siamo noi a comandare non il contrario. Ma evitiamo di cadere nella trappola opposta. Avere il polso della tua situazione finanziaria non significa esserne ossessionati. Ok il monitoraggio delle uscite, ma non tutti i giorni. Un consiglio? Cerca di raggruppare tutte le spese mensili, bollette pagamenti ed eventuali rate, in uno o due giornate al mese, e battezza quelli come i giorni in cui controlli uscite e flussi di cassa. È un modo per alleggerire il peso che diamo al denaro, ed eliminare la sensazione che viviamo e lavoriamo per pagare le bollette.