Caro Rame, non voglio guadagnare di più e allora?
Perché le persone più vicine a noi, ogni tanto, non riescono a capire le motivazioni che ci spingono a non voler guadagnare di più?
Tempo di lettura: 3 minuti
di Stefania Baita
Life & career coach, esperta di gestione del tempo ed equilibrio vita-lavoro. Su Rame risponde alle vostre domande sui comportamenti legati alla gestione dei soldi.
La domanda
Ciao Rame,
vi leggo con molto interesse da quando la mia ragazza ha messo il mio indirizzo e-mail sul vostro sito per farmi arrivare la vostra newsletter ogni settimana (sapeva che ne avevo bisogno!).
Vi scrivo perchè ho letto delle varie spese incomprese, ma nessuno parla delle mancate entrate incomprese, e allora ve ne parlo io, perché anche di queste spesso le persone a noi vicine non capiscono l’importanza.
Sei mesi fa ho rinunciato a una promozione sul lavoro perché questo mi avrebbe portato a viaggiare molto, e non lo volevo fare perché a Natale dell’anno scorso con la mia ragazza ci siamo “regalati” una casetta tutta da ristrutturare che stiamo ristrutturando il più possibile da soli, e che diventerà la nostra casa, quella dove vogliamo far nascere e crescere i nostri figli. Ecco, all’interno di questo progetto i viaggi lunghi e costanti per lavoro non ci stanno, e allora abbiamo detto NO.
Apriti cielo! Genitori, fratelli, vicini e amici che avevano ammirato e sostenuto il nostro progetto di ristrutturazione sono passati dalla parte dell’opposizione: non si rinuncia a una possibilità di avanzamento di carriera così, anche perché il progetto-casa può continuare lo stesso: guadagni di più e la casa la fai ristrutturare ad altri.
Parlate anche di noi, per favore, di quelli che nessuno capisce perché non vogliono guadagnare di più (almeno per ora).
Antonio
Caro Antonio,
Grazie per averci scritto e per aver dato visibilità a quelli come voi – quelli che dicono NO a guadagnare di più (almeno per ora).
Quello che scrivi mette in risalto 2 cose importantissime: innanzitutto ci ricorda che qualsiasi nostra scelta legata ai soldi può far nascere disaccordi e incomprensioni (sia che si tratti di dire SÌ che di dire NO, a un’entrata o a un’uscita). E poi che è più semplice dire di SÌ o di NO con convizione – e nonostante tutti – se si ha un progetto in cui si crede.
La progettualità ha il potere di cambiare il nostro rapporto con i soldi perché li inserisce all’interno di una prospettiva futura, e il futuro si costruisce con le scelte di oggi.
Tu e la tua ragazza questo lo sapete bene, e oltre ad avere deciso quale futuro volete, avete anche scelto come arrivarci: lavorandoci insieme. Per voi è fondamentale esserci e occuparvi della ristrutturazione, avete scelto di delegare il meno possibile, per questo l’idea di guadagnare di più per poi pagare qualcun altro non vi interessa.
La vostra scelta non è l’unica possibile, ma è quella che rispecchia il futuro che volete
Questo è quello che conta.
E poi quando scrivi tra parentesi almeno per ora, ci ricordi che il futuro è come un libro, fatto di capitoli diversi, e nulla vieta che più avanti farete scelte diverse, ma per ora, per voi, è così.
Come cantava Jovanotti in “La linea d’ombra”: Levate l’ancora, diritta, avanti tutta. Questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.