Caro Rame, è giusto o no pagare l’università a nostro figlio?
Io vorrei pagare gli studi di nostro figlio, ma mio marito insiste: “Si deve responsabilizzare, deve capire il valore dei soldi”, e quindi vuole che si finanzi gli studi con un mutuo a suo nome.
Tempo di lettura: 3 minuti
di Stefania Baita
Life & career coach, esperta di gestione del tempo ed equilibrio vita-lavoro. Su Rame risponde alle vostre domande sui comportamenti legati alla gestione dei soldi.
La domanda
Caro Rame,
io e mio marito siamo in profondo disaccordo sul futuro scolastico di nostro figlio, o meglio, sull’aspetto finanziario del suo futuro scolastico. Nostro figlio sta per terminare il 4° anno del liceo scientifico e l’anno prossimo la conversazione sull’università sarà al centro dell’attenzione. Visto che ce lo possiamo permettere, io vorrei pagare gli studi di nostro figlio, ma mio marito insiste: “Si deve responsabilizzare, deve capire il valore dei soldi”, e quindi vuole che si finanzi gli studi con un mutuo a suo nome. Anche se mancano ancora dei mesi alla scelta, vorrei chiedere il vostro consiglio.
Antonella
Cara Antonella,
sono contenta che tu ci abbia scritto per avere un punto di vista esterno, e lo sono ancora di più perché l’hai fatto adesso, in un momento in cui la discussione con tuo marito è aperta e in corso, ma non ancora sottoposta alla pressione del dover fare una scelta.
Leggendo quello che scrivi, mi chiedo se la differenza di opinioni tra te e tuo marito abbia origine nel vostro passato – magari tu non hai potuto andare all’università per ragioni economiche e adesso ti sembra meraviglioso che tuo figlio possa accedervi grazie alle vostre risorse! O magari tuo marito ha ricevuto un finanziamento per i suoi studi/la sua impresa e sa che il debito può essere un grande acceleratore di crescita personale per via del senso di responsabilità che ne consegue. Magari invece sono i comportamenti di vostro figlio nei confronti del denaro a generare la divergenza tra le vostre opinioni: in passato si è forse dimostrato poco responsabile, o poco grato nei confronti di quello che gli avete dato? O forse il suo andamento scolastico e la sua motivazione rendono incerto il suo successo accademico?
Faccio tutte queste ipotesi non perché mi servano le tue risposte, ma perché tu ti renda conto di come, alla base delle nostre opinioni in merito alle scelte finanziarie, ci siano la nostra storia personale e quella della nostra famiglia (famiglia di origine, ma anche la famiglia che abbiamo formato).
Perchè tu vorresti finanziare al 100% gli studi di tuo figlio? Solo perchè ve lo potete permettere? O ci sono anche altre ragioni? Cerca di trovare tutte le ragioni che stanno alla base di questa tua preferenza e chiedi a tuo marito di fare lo stesso esercizio con la sua opinione. E poi parlatene, in modo da capire le vostre ragioni, a 360 gradi.
Il secondo passo è quello di chiedervi: che cosa voglio per mio figlio? Probabilmente ognuno di voi vorrà molte cose, non solo una, e allora dopo aver risposto a questa domanda singolarmente confronterete le vostre risposte, vedrete quali sono i punti in comune e quali le differenze. Tutto questo vi porterà ad un dialogo più profondo dove al centro dell’attenzione non ci sono le vostre preferenze personali, ma vostro figlio e quello di cui ha più bisogno.
Questo cambio di prospettiva potrebbe portare ad un confronto più sereno e produttivo.
Buon lavoro!