Budget ristretto? Come risparmiare sull’alloggio in vacanza
Tagliare i costi dell’alloggio in vacanza, anche per una o due notti, è possibile. Noi di Rame abbiamo raccolto i suggerimenti e idee smart di tre “viaggiatrici seriali” e della nostra community. Per ogni tipologia di viaggio c’è una possibile strategia, ecco cosa ne è venuto fuori.
Tempo di lettura: 7 minuti

di Giorgia Nardelli
Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

- Sulle tratte medie: il treno di notte
- Se viaggi in volo: scegli il notturno, per l’ultimo giorno
- Grandi città: lo scambio casa
- Francia: Hotel F1, l’albergo low cost da una notte
- Per chi viaggia solo: couchsurfing (anche al femminile)
- Sudamerica: ostelli e bus, ma quelli per i locali
- Se ti fermi a lungo in un luogo: il pet sitting
Il costo dell’alloggio occupa in media tra il 30% e il 50% del budget di viaggio, e non importa che la vacanza sia dinamica o stanziale, trovare una sistemazione economica sta diventando sempre più complicato. Esistono però piccoli trucchi smart per tagliare qualche costo e risparmiare sull’alloggio, e allora noi di Rame abbiamo avuto un’idea: chiedere a tre viaggiatrici esperte e alla nostra community di regalarci la loro idea smart per tagliare i costi delle notti. Ecco cosa è venuto fuori.
Sulle tratte medie: il treno di notte
È l’idea che ti permette di accorpare in una sola voce trasporto e pernottamento, tagliando il costo dell’alloggio di una o più notti, se gli spostamenti sono diversi. Per le tratte medio-lunghe muoversi su rotaie è una comoda alternativa all’aereo, sempre che il biglietto per la cuccetta non abbia costi stratosferici. Ad ogni modo, in questo caso, si può optare per il viaggio in sedile anziché in vagone letto. In Europa i prezzi dei biglietti ferroviari non sono economici (ad oggi un posto in carrozza su un Roma-Vienna per il 26 luglio, con un Nightjet parte da 80 euro a persona, contro i 47 euro del volo su una compagnia low-cost), ma altrove può convenire fare delle simulazioni.
Tieni presente, poi, che il conto va integrato con i costi risparmiati per la navetta, perché i treni arrivano praticamente sempre in centro città, e con i soldi eventualmente risparmiati per imbarcare il bagaglio, che su rotaie non ha limitazioni di dimensione né extrafee. In più, in treno ci si può portare da mangiare, e, non ultimo c’è un risparmio di Co2 non indifferente: i dati raccolti dall’Eea, l’Agenzia per l’ambiente europea, ci dicono le emissioni di gas serra originate dai trasporti provengono principalmente dal trasporto su strada (72%), trasporto marittimo (14%) e trasporto aereo (13%), mentre quello su ferro, nonostante i volumi, rappresenta una quota di appena lo 0,4% (da parte dei soli treni diesel).
Se viaggi in volo: scegli il notturno, per l’ultimo giorno
Anche optando per l’aereo puoi scegliere una soluzione per fare economia sul pernottamento e risparmiare sull’alloggio. Da Instagram, Puravida 771 ci scrive: «Parto con l’ultimo volo e dormo in aeroporto». L’opzione è da prendere in considerazione soprattutto per il rientro a casa. Prenotare a tarda sera o nel cuore della notte ti permette di goderti per intero l’ultima giornata (ma ricorda di organizzarti per parcheggiare i bagagli), sonnecchiare in aeroporto prima del decollo, e finire in volo.
Negli scali ci sono ormai aree relax, prese elettriche e caricatori, Wi-Fi gratuito – a proposito, il sito Sleeping in Airports recensisce i migliori. Forse non tornerai a casa fresco come una rosa, ma potrai rifarti subito, nel tuo letto. L’opzione vale anche per la nave. Sui tragitti lunghi un passaggio ponte ha costi abbordabili, e le poltrone interne sono comode. Da Napoli alla Sicilia, dalla Puglia alla Grecia alle isole, verso la Sardegna o le Baleari, provare può essere un diversivo.
Grandi città: lo scambio casa
Tanti utenti ci hanno segnalato lo scambio casa – ne abbiamo parlato anche qui noi di Rame. Va da sé, solo chi ha l’elasticità di cedere la propria dimora, o la fortuna di averne una da usare allo scopo, può aprirsi a questa prospettiva zero spese, ma in questi casi è una formula interessante per risparmiare sull’alloggio.
Paola, che pratica lo scambio, ci spiega: «Lo scambio casa richiede la necessità di adattarsi a stare in uno spazio altrui, e a mettere a disposizione il proprio, anche in un altro momento o a partecipanti diversi da quelli presso i quali si andrà a stare, ma con un indubbio vantaggio di costo. Ci sono piattaforme attive da molti anni, come HomeExchange; poi ce ne sono di più recenti, come ThirdHome, che è specializzata nelle seconde case, o Kindred, che ha buona profondità di offerta nelle grandi città». Dai social, anche Manzoncina ci suggerisce Kindred.
Francia: Hotel F1, l’albergo low cost da una notte
Laurence, sempre dalla nostra community, ripeterà quest’anno l’esperienza nella catena di hotel francesi low cost Hotel F1. Anche qui, servono spirito di adattamento e un pizzico di fortuna: «19-20 agosto, 2 notti a Parigi per tre persone 107 euro tramite Booking al HotelF1 Paris Saint-Ouen Marché aux Puces. Il bagno è in corridoio. Credo bisognerà prenotare le lenzuola… Spero che l’esperienza non sarà brutta, ma il prezzo è davvero buono», scrive.
Lasciamo a lei il racconto di come funzionano questi hotel a basso costo: «Gli hotel F1 (un tempo Formule 1) sono una catena nata quando ero giovane, l’ho usata appunto agli inizi, e mi sono sempre trovata bene. Sono alberghi da una notte. Di solito ci dormi mentre viaggi da un posto a un altro». Da provare.
Per chi viaggia solo: couchsurfing (anche al femminile)
Il couchsurfing, se ne parla tanto e da diversi anni, è un altro modo per trascorrere qualche notte gratuitamente e fare nuove conoscenze. Più che risparmiare sull’alloggio, si tratta di azzerare i costi e provare un’esperienza vera e propria. Da Instagram Ester, per esempio, ci dice che lo ha provato quando viaggiava con poco budget, assieme al Bla Bla Car per gli spostamenti.
«L’App di couchsurfing è utilissima. Permette di mettersi in contatto con una rete di persone disponibili a ospitare in casa loro gratis: è un modo molto bello per risparmiare sui costi di pernottamento (soprattutto nelle grandi città europee funziona benissimo) e al tempo stesso conoscere persone locali e avere uno sguardo diverso sulla cultura del posto», conferma la giornalista Elena Casolaro, da 8 mesi in viaggio in Sudamerica in autostop. Di sicuro è la formula perfetta per chi si sposta in solitaria, ama viaggi itineranti, si ferma uno o due giorni al massimo nello stesso luogo, e ama conoscere le abitudini della gente del posto. Da ricordare che molti host preferiscono offrire ospitalità per poche notti, perché meno impegnativo, ma nello stesso tempo amano condividere attività e passioni con i nuovi arrivati.
A questo proposito Francesca Di Pietro, psicologa turista e blogger, ci ha consigliato host a sister, una community di donne dove si organizzano viaggi e si condividono gratuitamente le proprie case: «È una sorta di couchsurfing al femminile, dove donne ospitano donne, e si trova in tutte le parti del mondo, è una cosa molto carina». Restando in tema di condivisione, Francesca dà anche un’altra dritta per chi si sposta in autonomia: «Se viaggi da solo, su Airbnb puoi cercare una stanza condivisa in appartamento con altre persone, o con l’host. Ha un costo molto vantaggioso rispetto all’intero appartamento».
Sudamerica: ostelli e bus, ma quelli per i locali
Non potevano mancare nella nostra guida gli ostelli, consigliati da moltissimi utenti. Anche Elena Casolaro li ha provati in Amercia latina e ha dei consigli smart da regalarci: «In Sudamerica le città sono piene di ostelli economici che non sono su nessuna App di prenotazione. Gli altri, gli ostelli con camerate e utilizzo di cucina sono ricalcati sul modello occidentale per i turisti e molto più costosi. La soluzione più economica è sempre entrare in uno degli ostelli per locali, chiedere il prezzo, trattare un po’, e ottenere una stanza privata per meno soldi di quello che sarebbe costato un letto in camerata».
«Inoltre, in Sudamerica i viaggi in bus di notte funzionano benissimo, ci vuole solo un po’ di abitudine e un po’ di flessibilità nel dormire, ma i pullman sono abbastanza comodi e permettono di risparmiare tempo e soldi nel coprire grandi distanze». A proposito, qui un contenuto della sua newsletter in cui parla della relazione che abbiamo dei soldi in vacanza. Sono diversi i Paesi dove è comodo spostarsi in pullman, anche di notte. In Turchia, per esempio, dove una rete molto efficiente collega tutto il Paese.
Se ti fermi a lungo in un luogo: il pet sitting
Un’altra strategia? Scambiare servizi in cambio di ospitalità, come consiglia anche più di un utente della community di Rame. «Se il dove non importa e si hanno lunghi periodi si può provare il pet sitting. Diverse piattaforme mettono in contatto domanda e offerta, l’ospite si impegna ad accudire l’animale domestico durante il suo soggiorno, in cambio dell’uso della casa», suggerisce la nomade digitale e travel designer Giulia Raciti, un’esperienza più ventennale di viaggi a basso budget. Un sito interessante, aggiunge l’esperta, è Trusted houses sitters.