Molto spesso la nostra contribuzione si trova versata in diverse casse sia all’interno di Inps, che nelle casse professionali. Ad oggi, sono stati introdotti alcuni strumenti che permettono il dialogo tra le varie casse. Vediamo quali.

Si tratta di norme transitorie, che si rivolgono solo a coloro che i requisiti li hanno nel momento in cui sono in vigore. Vediamo quelle più famose che sono contenute anche in questa legge di bilancio. 

È la seconda tipologia strutturale di pensione prevista dal nostro ordinamento attuale, oltre a quella di vecchiaia. Per accedere non ha nessun rilievo l’età anagrafica del lavoratore.

Cerchiamo di mettere un pò di ordine in questo variegato scenario partendo dalla regina del nostro sistema previdenziale: la pensione di vecchiaia.

Quando si inizia una nuova avventura imprenditoriale le strade che si aprono dal punto di vista previdenziale sono 3.

Il lavoro di cura familiare che la nostra società demanda alle donne ha un impatto enorme sulla loro pensione. Calcoliamolo assieme.

Il conto previdenziale è come un conto corrente bancario dove vengono riportati tutti i “movimenti” dall’inizio della propria vita lavorativa.

Entrambi sono accomunati da un contributo fisso, abbastanza immediato e che prescinde dalla realizzazione di un reddito. Per la parte di reddito che eccede il minimale, invece, è dovuta la contribuzione a saldo.

Si chiama “PensAMI” e non serve l’identità digitale per accedervi, né devi procurarti chissà quali documenti. È sufficiente che ti colleghi alla pagina web, inserisci la tua data di nascita e alcune informazioni sulla tua storia lavorativa.

Oggi voglio affrontare il tema della contribuzione previdenziale, ovvero ciò che è necessario pagare oggi per poterci permettere un domani di avere una pensione. Spesso ce ne dimentichiamo, perché troppo concentrati sull’imposizione fiscale. E invece è ciò che pesa maggiormente nelle nostre tasche.