Spese scolastiche: occhio alle detrazioni

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Dal nido all’Università sono decine le spese scolastiche dei figli da portare in detrazione. Ma per farlo bisogna ricordarsi di conservare sin da ora documenti e ricevute di pagamento. In una recente circolare (la numero 24 del 2022), l’Agenzia delle entrate ha riportato l’elenco completo con le istruzioni. Ecco un piccolo recap: il beneficio fiscale del 19% riguarda le spese per le rette delle scuole, dal nido all’università, inclusi conservatori e istituti musicali, master e scuole di specializzazione, Its, accademie di belle arti, di teatro e di danza, test d’ingresso; ci sono poi la mensa, il pre e post scuola, gite scolastiche e uscite didattiche, corsi formativi tenuti a scuola e assicurazioni, scuolabus. Da ricordare: i pagamenti non vanno mai eseguiti in contanti, bensì con versamento bancario o postale o con altri strumenti tracciabili. Per la dichiarazione dei redditi andrà conservata la ricevuta di pagamento cartacea, la copia del bollettino o la ricevuta rilasciata dalla scuola, dall’ateneo o dall’ente che gestisce il servizio. Tutte le info sono qui.

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