La volatilità del mercato crypto: cos’è e come funziona?

Quando ci si avvicina al mercato delle criptovalute, la prima cosa con cui fare i conti è la sua volatilità, ovvero le enormi variazioni di prezzo nel tempo.

Tempo di lettura: 2 minuti

di

Sono una giornalista investigativa di valuta digitale ed esperta di marketing. Ho iniziato a lavorare nel fintech nel 2014, dopo essermi laureata all’Università di Roma con una tesi su Bitcoin. Ho cofondato e dirigo il magazine online The Cryptonomist.

blank
Foto di Austin Distel

Al contrario di altri titoli del mercato finanziario tradizionale, con le criptovalute le oscillazioni di prezzo sono molto più evidenti e fluttuanti. E non c’è periodo migliore di questo per spiegare di cosa si tratta: Bitcoin è appena tornato sotto i 30.000 dollari! La regina delle criptovalute nell’ultima settimana ha subito un trend al ribasso, toccando un nuovo minimo degli ultimi 12 mesi.

Secondo molti trader, la volatilità esprime l’incertezza sul valore riconosciuto da parte degli attori che scambiano il titolo all’interno di quel mercato. E infatti, lo stesso Bitcoin, che ancora influenza il prezzo del resto delle crypto, era riuscito a toccare il suo massimo storico (quasi 65.000 dollari) nel novembre 2021, trovandosi, dopo 6 mesi, esattamente a meno della metà di quel prezzo.

Anche Ethereum (ETH), la seconda crypto per capitalizzazione di mercato, nonché la criptovaluta degli smart contract per eccellenza, segue la volatilità di prezzo di Bitcoin, anche se con numeri totalmente diversi.

E infatti, mentre ETH è sceso a 1700 dollari nell’ultima settimana, nel famoso novembre 2021 toccava anche lui il suo massimo che sfiorava i 5000 dollari. In pratica il suo prezzo è sceso di quasi il 300% in sei mesi, mentre quello di BTC di un po’ più del 50%. Anche Cardano (ADA) che ha visto il suo massimo nel settembre 2021 (invece che novembre), al prezzo di quasi 3 dollari, nell’ultima settimana è sceso a 0,40 dollari, con un crollo del 750%.

Iniziamo a masticare un po’ di linguaggio tecnico: si parla di “bear market” (mercato orso) quando c’è un trend al ribasso come adesso, e di “bull market” (mercato toro) quando c’è un trend al rialzo come il novembre 2021.

In periodi di bull market, i trader possono ottenere forti percentuali di guadagni in breve tempo. Proprio per questo, la volatilità del mercato crypto è anche associata dagli investitori al loro forte “rischio” rispetto ad altri titoli finanziari. Questo serve non tanto per escluderle, ma anzi per integrarle in nuove strategie di investimento appropriate.

A proposito di investimenti, nel mercato crypto è possibile iniziare con qualsiasi somma iniziale e scegliere se effettuare investimenti di breve, medio o lungo periodo, a discrezione della strategia del trader. Di certo, come per ogni investimento, soprattutto sui token appena lanciati nel mercato, si consiglia di investire quello che si è disposti a perdere.

Condividi