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Cos’è un fondo etico, e perché fa bene non solo a chi investe

Cosa significa investire in modo responsabile, e cos’è un investimento realmente etico? Lo abbiamo chiesto a Etica Sgr, società di gestione del risparmio che quest’anno compie 25 anni, pioniera in Italia nel settore nonché unica realtà a occuparsi nel Belpaese di risparmio etico, a 360 gradi. Un lavoro che da un quarto di secolo genera valore per gli investitori e un impatto positivo sulle persone, l’ambiente, il futuro.

Tempo di lettura: 8 minuti

Giorgia Nardelli
Giorgia Nardelli

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Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

fondo etico
Foto di Gustavo Quepons

Questo articolo è realizzato in collaborazione con Etica Sgr, una società di gestione del risparmio che propone solo fondi comuni di investimento sostenibili e responsabili.

Quando si parla di investimento, è fondamentale ricordare che dietro ogni scelta finanziaria ci sono Stati e imprese reali, le cui attività generano effetti tangibili sulla vita delle persone e sull’ambiente. Scegliere di investire in un fondo etico significa fare un passo in più, orientando i propri risparmi verso emittenti che dimostrano un impegno serio e verificabile nella tutela dell’ambiente, nel rispetto dei diritti, nella riduzione delle disuguaglianze e nel sostegno alle comunità più vulnerabili.

Si tratta, ad esempio, di realtà che hanno definito strategie climatiche di lungo periodo e obiettivi credibili di neutralità carbonica, da raggiungere attraverso tecnologie innovative, materiali a basso impatto e sistemi avanzati di monitoraggio ambientale. Oppure di emittenti che adottano politiche solide di inclusione, parità di genere e tutela dei lavoratori, investendo nella formazione, nella sicurezza e nel benessere delle persone. O ancora di aziende che sostengono progetti per le comunità locali, dalla rigenerazione urbana alla riforestazione.

Cos’è un fondo etico, l’attività di Etica Sgr

Già, ma cos’è davvero un fondo etico? E di cosa parliamo quando facciamo riferimento alla finanza responsabile? «La finanza ci appare spesso come un qualcosa di astratto e lontano dalla nostra quotidianità. In realtà le scelte finanziarie hanno un impatto molto concreto sul mondo in cui viviamo: influenzano l’economia reale, hanno effetti sull’ambiente e sul benessere delle comunità. In poche parole, su tutti noi. Quando investiamo i nostri risparmi in un fondo di investimento, li stiamo affidando a una società di gestione del risparmio, che amministrerà il nostro denaro assieme a quello di altri risparmiatori, acquistando titoli di diverso tipo, tra cui azioni e obbligazioni di imprese quotate, o titoli di Stato. Queste risorse andranno a sostenere concretamente le attività di quelle imprese e di quei Paesi».

«Per questo è fondamentale chiedersi quale mondo stiamo contribuendo a costruire. Viene da sé che investire in un’azienda impegnata nella transizione energetica genera un impatto molto diverso rispetto a sostenere realtà coinvolte, ad esempio, nella produzione di armi o in attività controverse», spiega Daniela Pometto, Head of Marketing and Communication in Etica Sgr.

Etica Sgr è una società di gestione che rappresenta un unicum in Italia, l’unica che, dalla sua nascita, esattamente 25 anni fa, ha scelto di occuparsi esclusivamente di investimenti etici e responsabili, ben prima che la sostenibilità diventasse un tema centrale nelle agende internazionali o che arrivassero le prime normative.

La scelta alla radice, come si selezionano le aziende responsabili

«In qualità di investitore responsabile, il nostro compito è indirizzare i capitali verso soggetti che dimostrano di saper coniugare solidità economica e impatti positivi sul piano sociale e ambientale», continua Pometto. Oggi in molti conoscono o hanno sentito parlare di Esg, acronimo di Environmental, social, governance, come criteri per valutare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance di imprese e Stati. Ma cosa significa davvero, nel concreto, considerare gli aspetti ESG in un investimento?

«Al centro di questo processo c’è il lavoro del team Analisi e Ricerca ESG di Etica Sgr, che seleziona le imprese per i fondi con una metodologia proprietaria e con un approccio rigoroso che guarda alla sostenibilità dell’intero business a 360 gradi. La nostra strategia di investimento prevede diverse fasi, la prima delle quali è l’esclusione di aziende appartenenti a settori controversi, quali ad esempio il settore petrolifero, gli armamenti, il gioco d’azzardo, o di Stati che adottano la pena di morte o non rispettano i diritti civili», spiega Pometto.

La fase di valutazione

«Si passa poi alla fase di valutazione delle imprese per scegliere i “migliori della classe”, cioè le aziende con i più alti punteggi ESG nel loro settore di appartenenza. Specifico che il nostro approccio è olistico, guarda contemporaneamente tutti gli aspetti ESG: se, per ipotesi, un’azienda pone molta attenzione ad aspetti ambientali, non è detto che sia automaticamente ammessa, perché l’analisi investiga anche il rispetto dei diritti dei lavoratori, le politiche di diversity, la governance…», spiega Pometto.

Quanto alle fonti utilizzate, si va dai database specializzati ai documenti societari pubblicati dalle aziende, dalle ong fino a società partner affiliate a Etica Sgr. Non solo: vengono considerate anche le informazioni provenienti dal dialogo diretto con le aziende. «Le analisi proseguono tutto l’anno, perché di ciascuna azienda andremo a monitorare l’andamento nel tempo. In Etica Sgr c’è anche un comitato etico super partes che supervisiona il tutto», continua Daniela Pometto.

Impatti reali e misurabili

Gli impatti degli investimenti dei fondi sono tangibili e reali, tanto che vengono rendicontati ogni anno in un report d’impatto pubblicato da Etica Sgr, che misura i risultati di impatto degli investimenti dei fondi, in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Gli impatti positivi generati dai fondi di Etica Sgr sono molteplici: per quanto concerne gli aspetti ambientali possiamo fare riferimento, ad esempio, al contributo nel mitigare il cambiamento climatico o alla tutela della biodiversità, mentre per gli aspetti legati allo sviluppo sociale è molto positivo il contributo per promuovere l’istruzione, garantire la salute, promuovere la pace.

Secondo l’ultimo report pubblicato quest’anno, per esempio, il contributo degli investimenti dei fondi alla tutela della biodiversità è stato doppio rispetto al mercato di riferimento (o benchmark, MSCI World ESG Universal Net Total Return al 31/12/2024), quattro volte superiore nel promuovere l’istruzione. Le emissioni di gas serra dirette e indirette sono state del 58% più basse.

Un investimento paziente, che genera resilienza

L’obiettivo di chi fa investimenti responsabili, spiega Pometto, è coniugare la dimensione etica con la ricerca di risultati finanziari solidi per i risparmiatori. «Operiamo nel settore della finanza, non della filantropia, motivo per cui nella selezione dei soggetti su cui puntare, Etica Sgr integra l’analisi di sostenibilità degli emittenti all’analisi economico-finanziaria, ricercando le migliori opportunità di investimento a livello tematico, geografico e settoriale. Quello etico è però un investimento paziente, che guarda al medio-lungo periodo».

«Scegliere imprese impegnate in progetti concreti di sostenibilità significa riconoscere che la creazione di valore richiede tempo: sono aziende che seguono i cicli dell’economia reale e che crescono in modo più graduale, ma più solido. È vero che oggi il mercato offre prodotti molto speculativi, capaci di generare rendimenti elevati nel breve termine. Tuttavia, a fronte di queste potenzialità, aumenta anche il rischio: volatilità più alta, sensibilità agli shock, esposizione a eventi imprevisti. Al contrario, imprese più attente ai temi ambientali e sociali mostrano spesso una maggiore resilienza ai rischi di sostenibilità e agli scossoni del mercato».

Volendo ricorrere a un esempio banale quanto immediato, un’azienda che utilizza energie rinnovabili autoprodotte subirà in maniera più marginale i contraccolpi di un rialzo improvviso del prezzo del petrolio. E un’impresa con politiche efficaci di parità di genere e inclusione riduce il rischio di scandali, contenziosi o danni reputazionali che possono incidere rapidamente sul valore. «Diversi studi dimostrano che l’attenzione alla sostenibilità rende le imprese più resilienti, e mitiga la volatilità imprevista dei mercati, contribuendo a performance più stabili e risultati più duraturi nel tempo».

I vantaggi diffusi

Non va dimenticato, aggiunge la portavoce di Etica Sgr, che il fine dell’investimento etico è generare valore condiviso, perché contribuisce a riportare la finanza alla sua funzione originaria: essere uno strumento al servizio dell’economia reale, dello sviluppo sociale e del benessere delle comunità. «Quando si investe in aziende che tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori, si sostiene il benessere delle persone; quando si scelgono imprese che riducono le emissioni climalteranti, si migliora la qualità dell’aria e dell’ambiente in cui vivono intere comunità; quando si selezionano realtà impegnate in pratiche più rispettose del suolo e attente all’uso di pesticidi, si contribuisce alla tutela della biodiversità. È qui che la cosiddetta circolarità economica diventa concreta: il capitale investito genera un impatto positivo che ritorna alla collettività».

Una doppia sfida

Oggi la finanza etica affronta una doppia sfida: operare in un contesto in cui il settore finanziario soffre ancora di una reputazione non sempre positiva e, allo stesso tempo, dialogare con le giovani generazioni. I più giovani sono naturalmente sensibili ai temi ambientali e sociali, ma spesso attratti dalla velocità, dalla gamification e dagli strumenti speculativi come le criptovalute, percepiti come più immediati e “vicini” al loro linguaggio.

«La nostra missione è promuovere l’idea che la finanza etica ha un valore economico oltre che sociale, per tutti. In questi 25 anni abbiamo lavorato per affermare un’identità distintiva nel panorama finanziario, attraverso un’attività quotidiana di selezione rigorosa e, allo stesso tempo, attraverso un impegno più ampio, culturale e politico. Ad esempio, lavoriamo affinché la transizione ecologica ed energetica sia davvero equa e inclusiva, una una transizione giusta che non lasci indietro nessuno. Manteniamo un dialogo continuo con le aziende per promuovere l’integrazione di criteri di responsabilità nella creazione di valore e collaboriamo con network internazionali, legislatori e regolatori per contribuire all’evoluzione del sistema verso standard sempre più rigorosi e ambiziosi».

Di recente, Etica Sgr ha lanciato un appello alla comunità internazionale degli investitori per promuovere una regolamentazione sulle armi autonome basate su intelligenza artificiale, un tema che tocca direttamente i diritti umani e la sicurezza globale. Se vogliamo che la finanza generi valore nel lungo periodo, dobbiamo essere consapevoli della differenza tra ciò che crea benefici duraturi per la collettività e ciò che, al contrario, rischia di produrre danni profondi, a vantaggio di pochissimi.

 

La curiosità

I clienti di Etica Sgr? Sono in maggioranza donne. Tra i piccoli risparmiatori che investono nei fondi della società di gestione la clientela femminile rappresenta il 52% del totale. Un percentuale altissima in un mondo che è ancora appannaggio maschile e in un Paese dove nel 78% dei casi sono gli uomini a prendere decisioni finanziarie in famiglia (Dati Consob , Rapporto 2024 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane).

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