Assicurazione viaggio, cosa copre e come scegliere quella giusta
Viaggiare è meraviglioso, ma anche gli imprevisti possono essere dietro l’angolo. Un volo cancellato, un bagaglio smarrito o una visita medica d’urgenza possono trasformare una vacanza da sogno in una fonte di stress. Ecco perché sempre più persone si chiedono: ha senso fare un’assicurazione viaggio? Nel 2025, tra mete esotiche, viaggi last minute e costi sanitari in aumento, proteggersi prima di partire è diventata una scelta sempre più intelligente.
Tempo di lettura: 7 minuti

di Federica Baraldi
Money coach di Rame ed esperta del mondo assicurativo.

- Perché conviene fare un’assicurazione viaggio nel 2025
- Assicurazione viaggio obbligatoria: Paesi dove serve per forza
- Assicurazione viaggio in Europa: serve se hai la tessera sanitaria?
- Cosa copre (davvero) una buona assicurazione viaggio
- Come scegliere l’assicurazione viaggio giusta per te
- Quanto costa un’assicurazione viaggio (e cosa incide sul prezzo)
- Le assicurazioni viaggio più diffuse
- Assicurazione viaggio: sì o no? La risposta è… dipende
L’estate è alle porte e con lei il grande esodo di agosto. Ma la domanda resta sempre la stessa, ogni volta che si prenota una vacanza: mi conviene fare l’assicurazione viaggio? La risposta, come spesso succede quando si parla di soldi, è: dipende. Dipende da dove vai, quanto stai fuori, cosa farai e quanto sei disposto a rischiare. Ma soprattutto, dipende da quanto vuoi stare tranquillə mentre sei lontano da casa. In questo articolo ti spieghiamo quando ha senso farla, cosa copre e come scegliere quella più adatta al tuo tipo di viaggio.
Perché conviene fare un’assicurazione viaggio nel 2025
L’assicurazione viaggio non è obbligatoria per tutti i viaggi, ma può salvarti da situazioni spiacevoli che, nessuno vorrebbe gestire mentre si trova in un altro Paese, magari senza conoscere la lingua o le regole locali.
Una buona polizza può coprire spese mediche improvvise, smarrimenti, annullamenti, ritardi, rientri anticipati… tutte quelle cose che “non succedono mai, ma se succedono…”. Nel 2025, con l’aumento del turismo e dei costi sanitari in molte destinazioni, sempre più viaggiatori scelgono di tutelarsi prima di partire, anche solo per brevi weekend all’estero.
Assicurazione viaggio obbligatoria: Paesi dove serve per forza
Alcuni Paesi richiedono obbligatoriamente una copertura assicurativa sanitaria per poter entrare nel loro territorio, anche solo per turismo. Questo perché in molti di questi, il sistema sanitario è totalmente privato e le tariffe sono molto alte. Negli Stati Uniti, ad esempio, una semplice visita al pronto soccorso può costare anche 3.000 dollari. Un ricovero con operazione può arrivare a cifre a cinque zeri. Perciò, se viaggi in uno di questi, non è una questione di convenienza: devi farla per forza:
- Stati Uniti;
- Canada;
- Australia;
- Nuova Zelanda;
- Giappone;
- Singapore;
- Cuba;
- Russia;
- Argentina;
- Brasile;
- Messico;
- Egitto;
- Qatar;
- Arabia Saudita.
Questa lista può variare nel tempo, quindi ti consigliamo sempre di verificare sul sito della Farnesina prima di partire.
Assicurazione viaggio in Europa: serve se hai la tessera sanitaria?
Se viaggi all’interno dell’Unione Europea, o in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, hai diritto a ricevere cure mediche pubbliche grazie alla TEAM Tessera Europea di Assicurazione Malattia, cioè la tua tessera sanitaria italiana. Questa tessera ti garantisce l’accesso alle cure mediche essenziali nello stesso modo e alle stesse condizioni dei cittadini locali. Quindi sì, in molti casi potrai ricevere assistenza sanitaria gratuita o a costi contenuti, ma ci sono diverse eccezioni e limitazioni da conoscere.
Cosa copre la Tessera Sanitaria:
- Visite mediche, cure urgenti, pronto soccorso e ricoveri in strutture pubbliche;
- Assistenza sanitaria necessaria durante il soggiorno, ma solo presso il servizio sanitario pubblico del Paese ospitante.
Cosa NON copre la Tessera Sanitaria:
- Spese per cure private: se ti rivolgi a un medico o a una clinica privata, potresti dover pagare tutto di tasca tua;
- Ticket e compartecipazioni alle spese: in alcuni Paesi anche l’assistenza pubblica prevede dei costi a carico del paziente; in Francia, per esempio, si paga un ticket del 20% su ogni prestazione (inclusi ricoveri); in Svizzera può esserci una franchigia di 300 CHF annui più il 10% delle spese;
- Rimpatrio sanitario: se hai bisogno di essere trasferito d’urgenza in Italia, non è coperto;
- Assistenza 24/7 o supporto linguistico: nessuno ti seguirà passo passo al telefono, né potrai contare su traduttori, centralini o operatori che ti aiutano;
- Danni a terzi, furti, bagagli, annullamento viaggio: tutte queste voci non c’entrano nulla con la TEAM.
La tessera sanitaria ti offre una base di tutela, utile per piccoli imprevisti o in caso tu debba rivolgerti a un pronto soccorso in Europa. Ma non sostituisce affatto una polizza viaggio, che può offrirti una copertura più ampia. Se viaggi per pochi giorni in un Paese UE e stai bene, può bastare. Ma se hai patologie pregresse, fai sport, o vuoi semplicemente tutelarti in caso di problemi più seri, una polizza è comunque una buona soluzione.
Cosa copre (davvero) una buona assicurazione viaggio
Ogni compagnia ha le sue condizioni, ma ci sono coperture che trovi quasi sempre (e alcune che è bene non sottovalutare).
Le coperture più comuni:
- Spese mediche (visite, farmaci, esami, pronto soccorso);
- Rimborso annullamento viaggio (alcune compagnie solo per malattia comprovata altri con motivi più ampi);
- Copertura bagaglio (smarrimento, furto, danneggiamento, a volte opzionale ma utile in casi di viaggi molto lontano);
- Assistenza telefonica H24 (spesso con traduttore che può fare da tramite con i medici sul posto);
- Assistenza legale.
Le coperture “extra”:
- Rimpatrio della salma in caso di decesso all’estero – sì, è brutto da dire ma è bene sapere che esiste e che è anche molto costoso questo servizio da pagare privatamente;
- Volo di rientro anticipato per emergenze familiari;
- Diaria da ricovero o copertura per quarantena;
- Spese per accompagnatore o viaggio familiare di emergenza – se ti trovi ricoverato all’estero le spese per i familiari che vengono a trovarti sono comprese.
La cosa più importante? Leggere il massimale e le esclusioni: se il massimale è basso “fino a 1.000 euro” e ti trovi in America dove un giorno di ricovero può costare fino a 10.000 dollari, hai praticamente pagato per niente.
Come scegliere l’assicurazione viaggio giusta per te
Non esiste la polizza perfetta per tutti, ma esiste quella giusta per il tuo tipo di viaggio. Ecco qualche domanda utile per decidere:
- Dove vai? In un Paese con sanità costosa, meglio un massimale illimitato o altissimo.
- Quanto stai via? Per viaggi lunghi, scegli una polizza multiviaggio annuale.
- Farai sport o attività particolari? Attenzione: molti sport sono esclusi (sci, sub, trekking sopra i 3.000 m, ecc.) In questo caso ti consigliamo di recarti presso un ufficio di assicurazione e specificare attentamente le tue esigenze.
Preferisci anticipare e chiedere rimborso, o vuoi che paghi direttamente l’assicurazione? Meglio una polizza con pagamento diretto, non a rimborso, specialmente nei paesi dove i costi sono molto alti! - Parli poco la lingua? Cerca una compagnia con assistenza clienti attiva, in italiano e disponibile sempre, anche via WhatsApp o app.
Quanto costa un’assicurazione viaggio (e cosa incide sul prezzo)
Le variabili possono essere molto ampie perciò è difficile fare una quantificazione precisa, indicativamente possiamo dire che per pochi giorni di viaggio il prezzo può oscillare dai 50 ai 100 euro, mentre per periodi più lunghi e mete costose il prezzo può partire dai 200 euro fino ad arrivare a 700/800. In ogni caso, molto meno di una risonanza magnetica in America.
Le assicurazioni viaggio più diffuse
Oggi puoi scegliere tra compagnie “classiche” e piattaforme digitali più flessibili. Eccone alcune:
- Allianz Global Assistance: tra le più note, con una rete capillare e tanti uffici nel mondo;
- Europ Assistance: offre anche assistenza in viaggio per auto, salute, ecc. Molto famosa e presenta da tanti anni;
- AXA Assistance: coperture mediche molto forti e buon supporto clienti;
- Chapka: molto usata da freelance e viaggiatori a lungo termine;
- Heymondo: 100% digitale, si appoggia ad AXA. Si trovano facilmente codici sconto dagli influencer o dai blog di viaggio;
- SafetyWing: pensata per nomadi digitali, funziona come una “subscription” mensile.
Assicurazione viaggio: sì o no? La risposta è… dipende
Se stai facendo un weekend in Austria e hai la tessera sanitaria attiva, forse puoi anche farne a meno.
Se invece vai in America, in Africa, in Asia o in Sud America, o hai in previsione viaggi on the road con sport estremi, una buona polizza può fare davvero la differenza. Come sempre è importante scegliere in modo consapevole, sapere cosa ti serve e cosa stai comprando. Perché alla fine, viaggiare sereni vale molto più di qualche euro risparmiato.