Affitti brevi, scatta l’obbligo di Cin

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Con l’entrata in vigore del decreto anticipi (che dovrà essere approvato in via definitiva entro il 17 dicembre), scatta l’obbligo di codice unico per gli affitti brevi. Significa che chi dà una casa in locazione con la formula dell’affitto breve o chi la affitta ai turisti dovrà munirsi di un codice da abbinare all’immobile. Il Cin – questa la sigla – andrà richiesto per via telematica al ministero del Turismo, con una dichiarazione sostitutiva, che dovrà contenere i dati catastali dell’immobile. Chi sarà “sorpreso” senza, rischia una sanzione tra 800 e 8mila euro. È saltata invece la stretta sulla sicurezza, che era stata introdotta in fase di conversione del decreto, e avrebbe comportato nuovi costi e oneri per i proprietari. L’obbligo di dotare l’immobile affittato di estintori e rilevatori di gas resta solo per chi gestisce immobili a livello imprenditoriale. Resta invece per ora nella legge di Bilancio, l’aumento la cedolare secca sui proventi da locazione, che sale al 26% dal primo gennaio 2024.

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