Come assicurasi contro i cambiamenti climatici
Conviene assicurarsi contro i cambiamenti climatici? Quali sono le proposte sul mercato e qual è la spesa media che dobbiamo aspettarci per un prodotto di questo tipo? Ci siamo fatti spiegare le cose da sapere dalla nostra esperta di Rame.
Tempo di lettura: 10 minuti

di Giorgia Nardelli
Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

- Quale assicurazione copre gli eventi naturali
- La polizza casa, cosa prevede
- Cosa aspettarsi da una polizza di questo tipo
- Quanto costa un’assicurazione per eventi atmosferici
- Cosa copre l’assicurazione eventi naturali
- “Quanto danno” copre l’assicurazione
- Valore nuovo e valore commerciale, di cosa parliamo
- A proposito di polizze casa legate ai mutui, cosa sapere
- Capitolo auto
Grandinate e trombe d’aria, alluvioni, frane, piene e bombe d’acqua. Da quando il clima è impazzito, sempre più persone pensano che assicurarsi contro catastrofi ed eventi estremi sia più che una buona idea. Per un certo periodo, circa un anno fa, una parte del governo aveva persino ventilato l’idea di rendere obbligatorie per i privati cittadini le polizze casa contro i danni da maltempo. A entrare in vigore, invece, è stato l’obbligo di polizza per alcune tipologie di imprese. Eppure, nonostante se ne parli tanto, poco sappiamo dei rischi e degli strumenti che potrebbero tutelarci. Abbiamo cercato di capirne di più con la nostra esperta assicurativa di Rame, Federica Baraldi.
Quale assicurazione copre gli eventi naturali
Prima di rispondere a questa domanda, è importante imparare a fare le dovute distinzioni. «Una cosa sono gli eventi naturali, altro sono gli eventi calamitosi. Anche se la differenza si va sempre più assottigliando, perché con il cambiamento climatico gli eventi naturali assumono a volte proporzioni catastrofiche, dal punto di vista assicurativo parliamo di due cose differenti. Gli eventi naturali o atmosferici sono la grandine che ammacca l’auto oppure il vento che può smuovere e far cadere le tegole di un tetto. L’evento catastrofale è qualcosa di dimensioni ben più grandi, come il terremoto, l’inondazione, la frana, che abbraccia spesso ampi territori», dice l’esperta.
«La differenza è sostanziale: prodotti come le polizze casa, per esempio, hanno di solito due garanzie distinte, una più comune e spesso inserita, ovvero i fenomeni naturali e una che fino a qualche anno fa era poco conosciuta, gli eventi catastrofali. Bisogna aggiungere – e pagare, coperture a parte, e non sempre è possibile; ad esempio se abiti in una zona ad alto rischio di terremoti, le compagnie assicurative potrebbero non concederti questa garanzia».
La polizza casa, cosa prevede
Per mettersi al riparo e salvaguardare almeno il tetto sotto cui viviamo, la soluzione più naturale è stipulare una polizza casa, che assieme ad altre tipologie di danni contempla anche quelli da eventi naturali. Come si sceglie? «Facendo un check-up dei propri bisogni, e selezionando le singole coperture una ad una. Poi si stabilisce grosso modo la somma che si è disposti a spendere, e poi si cerca il prodotto che più si adatta alle proprie esigenze», spiega la nostra esperta.
«Naturalmente sono tanti gli aspetti da analizzare, ma se abbiamo intenzione di confrontare più proposte, non dobbiamo commettere l’errore di scegliere solo in base al prezzo. Le comparazioni vanno fatte a parità di condizioni. Ed è bene sapere, che se vogliamo essere coperti da tutti gli eventi, o quasi, che il costo del nostro premio salirà».
Cosa aspettarsi da una polizza di questo tipo
Già, ma cosa dobbiamo aspettarci quando andiamo ad assicurarci? L’ottica, è quella di tutelarsi contro danni importanti, che potrebbero creare difficoltà o sconvolgere l’equilibrio finanziario. Il costo per un danno di poco valore, come la scheda della vecchia televisione che si brucia a causa di uno sbalzo elettrico, dovremmo sostenerlo noi, perché la stragrande maggioranza delle polizze prevede una franchigia, cioè una quota al di sotto della quale il rimborso non è previsto.
«Poniamo che la franchigia sia di 100 euro. Se subisco un danno è di 50, non ho diritto a nulla; se è 250, l’assicurazione rimborserà invece 150 euro. Se desidero essere coperto anche da danni di poco valore, devo essere pronto a spendere di più, ma spetta a me, a seconda della mia situazione, della frequenza con cui si verificano certi eventi, a valutare se il gioco vale la candela o se è meglio preferire una polizza che mi “ripaga” solo in caso di grandi eventi. Tra l’altro, negli ultimi anni le società assicurative stanno innalzando le franchigie delle polizze eventi naturali, proprio a causa dell’infittirsi degli eventi naturali come grandini o trombe d’aria».
Quanto costa un’assicurazione per eventi atmosferici
Il costo di una polizza casa che copre eventi naturali come incendi, trombe d’aria o grandinate può variare sensibilmente in base a diversi fattori, tra cui il valore dell’immobile, l’area geografica e il livello di copertura scelto. In media, per un appartamento del valore di circa 150.000 euro, una copertura contro eventi naturali ha un costo annuo che si aggira intorno ai 300-500 euro. Se alla copertura base si aggiunge anche la protezione contro gli eventi catastrofali, come terremoti o alluvioni di grande entità, il premio assicurativo può salire a circa 600-800 euro all’anno, secondo le stime diffuse da varie compagnie assicurative italiane (tra cui IVASS e ANIA).
È importante prestare attenzione alle offerte con premi molto bassi: spesso queste corrispondono a prodotti con garanzie più limitate, franchigie elevate o massimali più bassi. Inoltre, in molti casi le promozioni iniziali hanno una durata limitata e il premio tende ad aumentare negli anni successivi, allineandosi progressivamente al prezzo di mercato. Per confrontare correttamente le polizze è utile consultare fonti istituzionali come l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), che offre guide e strumenti per aiutare i consumatori a orientarsi tra le diverse coperture disponibili e leggere attentamente il set informativo precontrattuale (fascicolo informativo) prima di sottoscrivere una polizza.
Cosa copre l’assicurazione eventi naturali
Quando andiamo a stipulare un’assicurazione contro gli eventi naturali tutti ci dicono di fare attenzione a tre aspetti: esclusioni, franchigie e massimali. Delle franchigie abbiamo appena detto. Le esclusioni le troviamo nel contratto, variano da compagnia a compagnia, da prodotto a prodotto, e per avere un quadro chiaro di quello che ci stanno proponendo è importante leggerle una ad una. Per esempio, le garanzie contro gli eventi naturali escludono categoricamente eventi eccezionali come inondazioni e calamità come terremoti. I massimali, invece, sono l’importo massimo che la società ci rimborserà in caso di sinistro. «Viene da sé, più il massimale è alto, più salirà il premio, anche in questo caso è opportuno cercare una via di compromesso su quanto vogliamo o possiamo spendere, e quanto vogliamo sentirci protetti», spiega Baraldi.
“Quanto danno” copre l’assicurazione
Quando si sottoscrive una polizza casa contro eventi naturali o catastrofali, è importante che il valore assicurato (massimale) sia coerente con il valore reale dell’immobile. Questo perché si sta assicurando un bene che, in caso di evento grave come un terremoto o un’alluvione, potrebbe essere completamente distrutto. Se il massimale è troppo basso rispetto al valore reale, il rimborso sarà solo parziale. In questi casi entra in gioco la cosiddetta legge proporzionale, prevista dal Codice Civile (art. 1907). In parole semplici: se assicuri un valore più basso rispetto a quello reale, in caso di danno verrai rimborsato solo in proporzione.
Facciamo un esempio: se la tua casa vale 150.000 euro, ma nella polizza hai indicato un valore assicurato di 100.000 euro, significa che hai coperto solo 2/3 del suo valore. Se subisci un danno da 15.000 euro, la compagnia ti rimborserà solo 10.000 euro. Lo stesso vale per la superficie dell’abitazione: indicare meno metri quadrati per risparmiare sul premio può portare a forti riduzioni del rimborso. Se dichiari ad esempio 70 mq invece dei reali 100 mq, anche il risarcimento verrà tagliato nella stessa proporzione, del 30%. Al contrario, assicurare un valore superiore a quello reale non dà diritto a rimborsi maggiori.
Se la tua casa vale 150.000 euro, ma la assicuri per 200.000 euro, e subisci un danno da 10.000 euro, la compagnia ti rimborserà sempre e solo 10.000 euro. Assicurare di più non serve, anzi si rischia solo di pagare un premio più alto inutilmente.
Per questo è fondamentale fornire dati precisi e veritieri, sia sul valore dell’immobile che sulla sua superficie: così si evita il rischio di trovarsi scoperti proprio nel momento del bisogno.
Valore nuovo e valore commerciale, di cosa parliamo
Quando si sottoscrive una polizza casa, è importante sapere che la compagnia può calcolare il valore dell’immobile in due modi principali: a valore di ricostruzione a nuovo o a valore commerciale.
- Il valore di ricostruzione a nuovo rappresenta il costo necessario per ricostruire l’edificio com’era, come nuovo, escluse le oscillazioni del mercato e il valore del terreno. È il metodo più indicato per polizze contro eventi catastrofali, perché in caso di distruzione totale ti permette di ricevere una somma utile per rifare l’immobile da zero.
- Il valore commerciale, invece, si riferisce al valore di mercato dell’immobile al momento del sinistro. Questo può includere fattori esterni come la posizione, lo stato del mercato immobiliare e l’usura dell’edificio. In molte zone d’Italia, questo valore può essere inferiore al costo di ricostruzione, soprattutto in aree poco richieste o con edifici molto datati.
Se l’obiettivo è proteggersi da catastrofi naturali (come terremoti o alluvioni), nella maggior parte dei casi conviene scegliere la copertura a valore di ricostruzione a nuovo, perché in caso di perdita totale si avrà bisogno di una somma adeguata a ricostruire l’abitazione. Le compagnie spesso propongono questa modalità proprio per le coperture sui fabbricati.
Attenzione: nessuna polizza ti rimborsa direttamente il prezzo di acquisto di una nuova casa sul mercato, ma solo i costi per ricostruire quella danneggiata. Per questo è fondamentale che il valore assicurato sia coerente con i costi reali di ricostruzione, non con una stima generica o di convenienza.
A proposito di polizze casa legate ai mutui, cosa sapere
Infine, c’è un malinteso da chiarire, che riguarda proprio le polizze casa. «Chi ha stipulato un mutuo è spesso stato spinto dalla banca a stipulare una polizza scoppio/incendio sull’immobile, dunque crede di non averne bisogno di questa copertura prevista dalle assicurazioni sulla casa. In realtà, spesso i prodotti proposti dalla banca non coprono tutto il valore dell’immobile, ma solo la restante parte del mutuo da pagare: è un modo, per la banca, per tutelarsi dal rischio insolvenza».
«Nella malaugurata ipotesi che scoppi un incendio, il proprietario della casa non riceverà dunque la somma pari al valore dell’abitazione, ma solo quanto necessario per ripagare il finanziamento. Un esempio? Poniamo che la casa abbia un valore di 150.000 euro, e resti un mutuo da pare di 50.000. Se l’abitazione va a fuoco, il mutuatario riceverà dalla compagnia assicurativa solo i 50.000 euro restanti. La prima cosa da fare, dunque, è informarsi presso l’istituto, farsi consegnare il contratto e controllare che tutele include, e se ha garanzie aggiuntive. Se la copertura è parziale e non sull’intero valore dell’immobile, meglio chiedere dei preventivi per integrare la copertura con altri prodotti assicurativi».
Capitolo auto
E se la preoccupazione è l’automobile? Tutelarsi contro gli eventi naturali è semplice, le polizze standard hanno di frequente la garanzia eventi atmosferici contro grandine, fulmini, trombe d’aria, ma anche in questo caso è consigliabile andare a controllare cosa è scritto nero su bianco nel contratto, ed eventualmente chiedere l’estensione. «Attenzione, però. Con il ripetersi di questi eventi, le compagnie sono diventate più caute, per esempio, alcune ripagano i danni per una sola grandinata all’anno. E occhio anche in questo caso a fare le dovute distinzioni: le catastrofi come terremoti e alluvioni non sono contemplate in questa garanzia, ed è molto più raro trovare compagnie che assicurino i mezzi di trasporto contro le catastrofi», conclude l’esperta.